Depressione: su Google il test per riconoscerne i segnali

Depressione, un nemico spesso invisibile, ignorato, a volte non riconosciuto ma latente. Un malessere che non va sottovalutato. Per questo Google offre un nuovo strumento per imparare a riconoscerne i segnali

Depressione, un nemico spesso invisibile, ignorato, a volte non riconosciuto ma latente. Un malessere che non va sottovalutato. Per questo Google offre un nuovo strumento per imparare a riconoscerne i segnali.

Cercando “clinical depression” su Google da smartphone apparirà uno strumento per capire se si è depressi. Non fraintendiamo. Un medico avrà certamente strumenti migliori per aiutare le persone che ne sono affette e in nessun caso il web può sostituirsi a un dottore.

Va detto però che lo strumento offerto da Google (al momento per gli Usa) non aspira a curare ma aiuta a riconoscere se sì è o meno depressi tramite un questionario di screening in grado di verificare il livello probabile di depressione.

Poco interesse o piacere nel fare le cose, problemi di concentrazione su azioni come la lettura del giornale o la televisione?, sono aspetti su cui il questionario invita a riflettere. Quest’ultimo non è affatto banale ma è stato realizzato con la collaborazione della National Alliance on Mental Illness americana.

Le statistiche Usa mostrano che spesso chi presenta i sintomi della depressione impiega da 6 a 8 anni prima di iniziare un trattamento, perdendo del tempo prezioso.

“Crediamo che la consapevolezza della depressione possa contribuire a potenziare ed educare tutti consentendo un accesso più rapido al trattamento. E questo strumento può aiutare” spiega Google, precisando che non pretende di fare diagnosi ma di sensibilizzare sulla depressione.

Quest’ultima è una condizione molto comune. Rivela Google che solo negli Usa appena il 50 per cento delle persone che ne sono affette si sottopone a un trattamento.

googledepressione

“Per contribuire a sensibilizzare sulla consapevolezza di questa condizione, abbiamo collaborato con Google per fornire un accesso più diretto agli strumenti e alle informazioni alle persone che potrebbero soffrirne” dichiara la National Alliance on Mental Illness.

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Ci sono dei sintomi da non sottovalutare, anche se spesso bisogna anche riflettere sulle cause alla base della depressione. L’importante è non ignorare i segnali che il nostro corpo ci invia e non avere timore o paura di confrontarsi con un medico.

Francesca Mancuso

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