In Svizzera il tragitto casa-ufficio rientra ufficialmente nell’orario di lavoro se si utilizzano i mezzi pubblici

Con l'inizio del 2020 in Svizzera il tragitto casa-ufficio, se effettuato sui mezzi pubblici, sarà conteggiato nell'orario di lavoro. E in Italia?

Con l’inizio del 2020 in Svizzera il tragitto casa-ufficio, se effettuato sui mezzi pubblici, sarà conteggiato nell’orario di lavoro. In Italia sarà mai possibile?

In Svizzera il tempo è denaro, anche quello impiegato dai lavoratori per raggiungere il posto di lavoro. Da gennaio 2020 in Svizzera il tragitto casa-ufficio è entrato ufficialmente a far parte dell’orario di lavoro per tutti gli impiegati pubblici.

Quante ore ogni settimana i pendolari trascorrono sui mezzi pubblici in attesa di arrivare in ufficio? Ora potranno finalmente impiegare quel tempo nel disbrigo di questioni lavorative e contabilizzarlo come orario di lavoro, anche se lontani dalla scrivania.

La normativa, allo stato attuale, è indirizzata esclusivamente ai dipendenti pubblici che viaggiano in treno o su un qualsiasi mezzo pubblico, come metro, autobus, ecc…

Sarà il capoufficio ad autorizzare i dipendenti caso per caso

Con questo provvedimento il governo svizzero dimostra una grande fiducia nei confronti dei propri lavoratori, con il duplice effetto di: una loro maggiore responsabilizzazione quando si trovano lontano dall’ufficio e garantisce allo stesso tempo una maggiore flessibilità vita-lavoro.

Ma c’è un però, questo benefit deve essere approvato e autorizzato preventivamente dai singoli capoufficio, che vaglieranno caso per caso le richieste dei propri funzionari . Secondo una stima approssimativa in Svizzera saranno circa 38 mila i dipendenti a contabilizzare il tempo di lavoro in treno. Anand Jagtap, responsabile delle risorse umane degli uffici pubblici elvetici, in merito a questa normativa, spiega che:

“Oggigiorno flessibilizzare le forme di lavoro è diventata una necessità!”

L’autorizzazione al lavoro prima del timbro del cartellino è un grande passo avanti, quindi, in direzione di una maggiore flessibilità lavorativa. E con molta probabilità i responsabili non scoraggeranno questa possibilità di flessibilizzazione dell’orario lavorativo.

In media i pendolari svizzeri impiegano circa 62 minuti al giorno nel tragitto casa-ufficio e ritorno: occupare quel lasso di tempo in pratiche lavorative è una buona soluzione per ottimizzare i compiti all’ordine del giorno.

In Italia sarà mai possibile?

Un simile beneficio per il nostro Paese al momento sembra un’utopia, dettata soprattutto dalla scarsa efficienza del nostro servizio di trasporto pubblico rispetto a quello degli altri Stati. Si tratterebbe di un grande passo avanti per una maggiore conciliazione del tempo vita-lavoro.

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