Addio Stefano D’Orazio, il celebre batterista dei Pooh che per 40 anni ha difeso ambiente e animali attraverso la musica

“Buongiorno Fulco Pratesi, sono Stefano D’Orazio. Noi vorremmo impegnarci per l’ambiente”. Iniziava così, negli anni ‘80, la storica collaborazione tra i Pooh e il WWF.

Di questa collaborazione Stefano D’Orazio fu da sempre il principale motore, era un’autentica macchina da guerra, ispirato e autenticamente innamorato della natura.

Ma ora Stefano se ne è andato. Il batterista dei Pooh è mancato ieri sera, presso la struttura Columbus del Policlinico Gemelli di Roma, dove era ricoverato da una settimana. Lo storico batterista dei Pooh era in via di guarigione da una patologia, quando è risultato positivo al Covid-19 che ha compromesso irrimediabilmente il suo stato di salute.

“Abbiamo perso un fratello, un compagno di vita'”, scrivono in un post Roby Facchinetti, Red Canzian, Dodi Battaglia, Riccardo Fogli

Per questo proprio oggi vogliamo ricordare le tantissime iniziative intraprese nel corso di quasi 40 anni per amore degli animali e dell’ambiente, in collaborazione con il WWF: decine di incontri nelle scuole, tournee di 40-50 date dedicate al WWF in tutta Italia (“Il 1989 è un anno dedicato interamente al WWF” si legge sul sito della band), l’adesione alla campagna per gli alberi, con l’invito a piantare alberi rivolto ai sindaci durante i concerti, la raccolta di firme per la campagna “Stili di vita” , la copertina del loro disco in carta riciclata, il “concerto per un’Oasi” registrato nell’Oasi WWF di Vanzago, vicino Milano. Il ricavato del brano fu devoluto interamente al WWF.

“L’ esperienza con il Wwf è stata davvero importante per noi, ci ha permesso di quantificare il nostro ascendente sul pubblico, la nostra credibilità” diceva ai giornali nel 1989 Stefano D’ Orazio. In questa missione crediamo davvero, ci crediamo nel nostro piccolo, basta vedere lo stato della natura in Italia. Non è difficile per noi: in venti anni abbiamo traversato il paese in lungo e in largo; vai in autostrada e già ti rendi conto di come, rispetto a dieci anni fa, sia cambiato il panorama. Per non parlare delle condizioni dell’ Adriatico e degli altri nostri mari”.

Ogni occasione era buona per promuovere la causa dell’ambiente e sostenere le battaglie del WWF: Il retro del disco “Uomini soli” fu dedicato dai Pooh alla nostra associazione, con un coupon che invitava i fan a iscriversi al WWF: arrivarono in poche settimane 20 mila adesioni.

“Stefano D’Orazio era una persona deliziosa e uno dei migliori amici del WWF – ricorda Fulco Pratesi, presidente onorario dell’associazione -. I Pooh sono stati nostri grandissimi sostenitori, con loro abbiamo vissuto una bellissima avventura. Ci legano a Stefano anni di militanza per l’ambiente in un’Italia diversa”.

Stefano D’Orazio era sempre pronto a trovare la chiave giusta per raccontare assieme la magia della natura e l’importanza di impegnarci tutti per la nostra terra. In questo senso i Pooh furono in Italia dei pionieri: capirono 50 anni fa l’importanza di mettere a disposizione la loro notorietà per una buona causa.

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