Una primavera maledetta, ma nelle strade deserte gli alberi sono in fiore e le rondini torneranno lo stesso

E' tornata la primavera: la natura non si ferma anche se c'è il coronavirus. Alberi in fiori, prati verdi e uccelli possiamo vederli solo dalle finestre

Non lo sappiamo, o forse non ce ne siamo accorti, presi da tutto quello che sta accadendo intorno a noi, eppure la primavera è tornata. Una primavera un po’ surreale certo, per certi versi maledetta, ma pur sempre una primavera, fatta di alberi che fioriscono e rondini che tornano dai loro lunghi viaggi intorno al mondo. In questa primavera noi abbiamo un compito importante: resistere!

Alle 4.49, ora italiana, il Sole era allo zenit dell’Equatore ciò significa che la primavera è tornata (oggi il 20 marzo e non il 21 come molti danno per scontato) e con lei la natura si è ufficialmente risvegliata.

Questa per noi è una primavera come mai ne abbiamo vissute, una primavera che difficilmente scorderemo: il sole, il cielo azzurro, i fiori, gli uccelli che volano e cantano sono bellezze che, per il momento, possiamo ammirare solo affacciati alle finestre.

Il clima è mite e propizio, le temperature perfette, eppure l’atmosfera e il nostro umore non sono sereni come dovrebbero essere. C’è chi è in prima linea e lavora giorno e notte per fronteggiare l’emergenza sanitaria in corso, chi ha perso qualcuno dei propri cari o ha un parente malato ed è in apprensione, chi è in quarantena in quanto positivo (e magari da solo a casa), chi lavora fuori e sfida ogni giorno il virus. Insomma sono tante le storie che potremmo raccontare in questa primavera, difficile per tutti, compresi i bambini che sono costretti a rimanere a casa e a cui è stata tolta la possibilità di frequentare la scuola, giocare all’aria aperta e vedere i propri amici.

Primavera città

©Mau47/Shutterstock

Noi siamo in ansia, apprensione, abbiamo paura ma alla natura non importa del coronavirus, lei si non ferma per niente e nessuno, continua nell’avanzare delle stagioni e adesso è il momento della rinascita dopo un inverno che, seppur mite, l’ha vista un po’ sottotono nel mostrarci tutte le sue meraviglie.

Le giornate si allungano, la prossima settimana torneremo anche all’ora legale e dunque avremo un giorno con un’ora in più da gestire (a casa!). Tutta la bellezza della natura che si risveglia e la fortuna di vivere una nuova primavera ci è in qualche modo preclusa. Tanta è la voglia di uscire, di ritrovare i parenti e gli amici, di fare un picnic sui prati o in spiaggia, di abbracciarci e baciarci all’aria aperta, sotto il sole, di nuovo felici!

Tutto questo sarà nuovamente possibile un giorno, speriamo presto, e pensate quanto sarà bello dopo tutto quello che abbiamo vissuto.

Gli alberi in fiore, il canto degli uccelli, le margherite sui prati tutto ci parla di una terra che si risveglia e forse questo ci potrà dare comunque un po’ di conforto e una sana dose di ottimismo in questi tempi difficili.

La vita va avanti, nonostante quello che sta accadendo e la natura ci ricorda che, in fondo, la primavera torna sempre dopo l’inverno, anche quello più difficile e che di questa occasione dobbiamo fare tesoro per crescere, diventare più forti e migliori.

C’è un passo di una bellissima poesia, opera della giornalista e scrittrice Irene Vella, che sintetizza benissimo tutto questo…

“Perché la primavera non lo sapeva
Ed aveva continuato ad esserci
Nonostante tutto
Nonostante il virus
Nonostante la paura
Nonostante la morte
Perché la primavera non lo sapeva
Ed insegnò a tutti
La forza della vita”.


Sarà dura questa primavera ma sappiamo che, per il bene di tutti, dobbiamo limitare il nostro desiderio di viverla appieno al mare, sui prati, nei boschi, insieme alla nostra famiglia e agli amici. Resistiamo!

Leggi anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook