Simboli della Pasqua: storia, significato e leggenda di uova, conigli e colombe

Perché festeggiamo la Pasqua? Per i credenti, la Pasqua è il giorno in cui si celebra la resurrezione di Gesù, ucciso sulla croce il venerdì santo e risorto la domenica. Questa festa porta con sé un significato profondo, ma anche numerosi simboli, vediamo quali.

Perché festeggiamo la Pasqua? Per i credenti, la Pasqua è il giorno in cui si celebra la resurrezione di Gesù, ucciso sulla croce il venerdì santo e risorto la domenica. Questa festa porta con sé un significato profondo, ma anche numerosi simboli, vediamo quali.

Pasqua: storia e significato

La Pasqua cristiana nasce in corrispondenza di quella ebraica, il termine deriva dall’ebraico Pesah, ossia “passaggio”. Infatti, gli ebrei in questa giornata ricordano la fuga del popolo ebraico dalla schiavitù d’Egitto e il passaggio tra le acque del Mar Rosso sotto la guida di Mosé per poter raggiungere la libertà e giungere alla terra promessa.

Per i cristiani, come dicevamo, la Pasqua è la vittoria di Gesù sulla morte con la resurrezione che viene narrata nei quattro Vangeli e nelle lettere degli Apostoli e viene festeggiata la domenica successiva al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera. Per gli ortodossi, invece, cade la domenica che segue la prima luna nuova.

Quest’anno comunque, cadono nello stesso giorno per via di calendari diversi: gli ortodossi usano il calendario giuliano, non quello gregoriano, e il 21 marzo del nostro calendario non è lo stesso giorno per il calendario più antico.

pasqua uova

Perché non cade sempre lo stesso giorno?

Adesso vediamo nel dettaglio il perché Pasqua non cade sempre lo stesso giorno, anche se l’unica certezza che abbiamo è che questa festa è sempre di domenica. La data varia perché è legata al giorno di primavera, ossia si celebra la Pasqua dopo la prima luna piena di primavera, ossia tra il 22 e il 25 aprile inclusi.

La Pasqua ebraica, viene fissata in questo arco di tempo seguendo il ciclo lunare e quella cristiana segue la stessa dinamica. A stabilirlo è stato il Concilio di Nicea del 325 con cui vennero definite anche altre date: il mercoledì delle Ceneri con cui ha inizio la Quaresima (40 giorni prima di Pasqua), la Pentecoste (50 giorni dopo Pasqua), nonché la domenica delle palme (la domenica precedente) e il Giovedì, Venerdì e Sabato Santo, oltre a Pasquetta.

I simboli della Pasqua e le loro leggende

Alla Pasqua vengono associati molti simboli, la maggior parte di essi hanno un origine religiosa. Ad esempio, perché mangiamo la colomba? Perché regaliamo le uova? Che significato ha il coniglietto? E l’ulivo? Vediamo nel dettaglio i principali, senza soffermarci su quelli strettamente legati alle funzioni religiose.

Perché mangiamo la colomba?

Uno dei simboli più classici è la colomba che viene associata al racconto biblico del Diluvio universale. Noè, nella sua arca, mandò delle colombe in esplorazione per capire se le acque si fossero abbassate e ci fosse la possibilità di tornare sulla terraferma.

Il simbolismo della colomba si riferisce dunque a un episodio della Genesi quando, dopo la fine del diluvio universale, Noè vide tornare le colombe con un ramoscello di ulivo nel becco e interpretò che le acque si erano ritirate dalla terra”. Un ramoscello come promessa di salvezza e riconciliazione con il creato e quindi simbolo di pace.

Al di là dell’aspetto religioso, c’è poi la leggenda legata al al re longobardo Alboino che dopo aver conquistato Pavia chiese ai nobili di portargli in dono il giorno di Pasqua oro, pietre preziose e 12 ragazze di sedici anni. Per l’occasione il cuoco di corte creò un dolce soffice, leggero e profumato, “a forma di colomba per ricordare i decori del duomo di Pavia.

Il re rimase entusiasta del dolce esclamando: “Da oggi in poi bisogna portare rispetto alle colombe'”. E quando, poco dopo, iniziarono a sfilare davanti al re le giovani che avrebbero dovuto essere il suo premio, alla domanda del sovrano, “come ti chiami?”, la prima ragazza rispose Colomba. Fece lo stesso la seconda, e così via. Alla fine, “per non rimangiarsi la parola data, le fanciulle furono liberate.

colomba pasquale

Perché regaliamo le uova a Pasqua?

La scelta dell’uovo come simbolo della festa di Pasqua ha origini antiche e ci porta direttamente alla tradizione pagana dove esso era correlato al significato della vita e alla sacralità della terra stessa. Gli antichi Egizi, ad esempio, attribuivano all’uovo la funzione di fulcro dei quattro elementi che costituiscono l’universo: terra, acqua, aria e fuoco.

Nelle tradizioni pagane e mitologiche l’uovo si accompagna al significato di rinascita, in particolare con riferimento al sopraggiungere della primavera, periodo dell’anno in cui la natura rifiorisce dopo il lungo e sterile inverno ed in cui la terra rivive grazie ad una ritrovata fertilità: i campi possono essere nuovamente seminati nella speranza di ottenere ricchi raccolti. Ancora, gli antichi romani sotterravano un uovo dipinto di rosso nei campi coltivati in modo da propiziarne la fertilità.

I cristiani hanno ripreso la tradizione legata all’uovo come simbolo di vita e di rinascita ricollegandola al significato stesso della festività sacra della Pasqua, in cui si celebra la risurrezione di Gesù Cristo e si rinnova la speranza nella vita eterna nei Cieli. L’uovo, quindi, racchiude una nuova vita al proprio interno, così come il sepolcro, concretamente vuoto, rappresenta in realtà la possibilità di una rinascita dopo la morte, verso la vita ultraterrena.

Oggi si usa scambiarsi come dono le uova, una tradizione iniziata nel Medioevo quando venivano regalate alla servitù e venivano realizzate con l’impiego di metalli preziosi, come l’oro, spesso riccamente decorate e commissionate dai sovrani agli artigiani.

uova di pasqua

Ma arriviamo a quelle di cioccolato.

I bambini ( e non solo) ne vanno ghiotti, ne esistono di diversi tipi e varianti. Nella religione Cristiano-Ortodossa, le uova di Pasqua di cioccolato sono ritenute una strumentalizzazione commerciale della festività religiosa, ma oggi possono essere anche parte di iniziative benefiche. Nelle piazze italiane vengono vendute uova di Pasqua e il ricavato sostiene campagne ad esempio a favore dei diritti degli animali o finanzia cure gratuite.

Perché ci sono i coniglietti pasquali?

Cosa c’entrano i conigli con la Pasqua? La tradizione arriva dalla Germania dove la lepre pasquale, ovvero l’osterhase, giudicava il comportamento dei bambini e decideva di conseguenza se lasciare loro un mucchietto di uova colorate in dono (tipo la nostra Befana).

Un’altra leggenda narra che Sant’Ambrogio indica la lepre come simbolo di resurrezione per via del suo manto in grado di cambiare colore a seconda delle stagioni o ancora in era pre-cristiana, il coniglio viene visto come rinnovamento della vita, poiché questo animale è particolarmente prolifero. Oggi in tutta europa il coniglietto pasquale è “Easter bunny”.

coniglio pasquale

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Dominella Trunfio

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