Oscar 2012: un po’ più green e attenti all’ambiente

L’edizione dei premi Oscar appena conclusasi ha visto al proprio centro una rinnovata attenzione nei confronti dell’ambiente da parte degli organizzatori e delle stesse star candidate a ricevere le statuette più ambite ad Hollywood, località non di certo nota per la sobrietà e la tendenza al risparmio, soprattutto dal punto di vista dei consumi. L’industria cinematografica hollywoodiana è infatti ritenuta la maggior colpevole per quanto concerne la totalità delle emissioni di Co2 relative alla città di Los Angeles. Basti pensare all’energia necessaria per alimentare i set cinematografici ed ai frequenti spostamenti di attrici ed attori a bordo di jet privati.

L’edizione dei premi Oscar 2012 appena conclusasi ha visto al proprio centro una rinnovata attenzione nei confronti dell’ambiente da parte degli organizzatori e delle stesse star candidate a ricevere le statuette più ambite ad Hollywood, località non di certo nota per la sobrietà e la tendenza al risparmio, soprattutto dal punto di vista dei consumi. L’industria cinematografica hollywoodiana è infatti ritenuta la maggior colpevole per quanto concerne la totalità delle emissioni di Co2 relative alla città di Los Angeles. Basti pensare all’energia necessaria per alimentare i set cinematografici ed ai frequenti spostamenti di attrici ed attori a bordo di jet privati.

Gli organizzatori della premiazione hanno dunque pensato di redimersi cercando di ridurre l’impatto ambientale dell’evento, certi di ricevere un adeguato supporto dalle stesse star che vi avrebbero partecipato, molte delle quali hanno dimostrato di possedere un’inaspettata coscienza green. Dal menù per la cena di gala ai successivi immancabili festeggiamenti, tutto è stato pensato in un’ottica di sostenibilità.

Le pietanze offerte nel corso dei festeggiamenti sono state preparate con la massima cura dallo chef Wolfgang Puck, che ha scelto come base per i propri piatti materie prime provenienti dalla California, tra le quali spiccano soprattutto frutta e verdura di stagione. Diversi ospiti, tra cui lo stesso Bush, sono giunti al party a bordo di auto elettriche. Coloro che purtroppo non sono riusciti a conquistare l’Oscar, hanno ricevuto in alternativa dei premi di consolazione davvero originali. Si tratta di cofanetti regalo ricchi di prodotti atossici ed ecologici da utilizzare in cucina, tra cui utensili in bambù e contenitori per alimenti riutilizzabili. A star e presentatori sono stati inoltre distribuite le sempre più popolari negli Stati Uniti Green PolkaDot Box, fornite di numerosi prodotti biologici, tra cui saponette naturali alla lavanda, semi di zucca e marmellate di lamponi.

Tra le star maggiormente attente alle tematiche ecologiche, spicca il nome di Maryl Streep, che proprio ieri sera si è aggiudicata il premio Oscar come migliore attrice per la sua interpretazione di Margaret Thatcher nella pellicola “The Iron Lady”. L’attrice dal 1989 al 2001 è stata il volto di punta dell’associazione Mothers & Others, particolarmente attiva nella sensibilizzazione ai rischi legati all’impiego di pesticidi e di sostanze potenzialmente pericolose nella produzione alimentare. La Streep è tuttora impegnata all’interno del gruppo Healthy Child, Healthy World, volto a fornire ai genitori le informazioni necessarie a proteggere i loro figli da eventuali tossine presenti nell’acqua, negli alimenti e nei prodotti per le pulizie domestiche.

Tra gli attivisti in campo ambientale non mancano inoltre i nomi di Brad Pitt e George Clooney. Pitt sarebbe coinvolto in campagne imperniate sulla difesa dei diritti degli animali e nella ricostruzione di Haiti secondo criteri di ecosostenibilità. Si interesserebbe anche di eco-architetturaed eco-design, mettendo a disposizione dei fondi per numerosi progetti green. Clooney, dal canto proprio, preferisce le auto elettriche – ha dichiarato di possederne due – ed è il principale portavoce della campagna Oil Change per la riduzione della dipendenza degli Stati Uniti dal petrolio.

Non è mancato infine un orientamento eco-friendly per quanto riguarda la scelta degli abiti da sera da sfoggiare lungo il red carpet. Livia Firthha indossato un abito rosso di Valentino, il cui tessuto è stato realizzato a partire da bottiglie in plastica (PET) riciclate. Lo stesso abito dorato indossato da Maryl Streep ha visto l’impiego di tessuti costituiti da fibre ecologiche certificate.

I promotori della manifestazione hanno già iniziato i preparativi per la prossima edizione degli Oscar, che si prospetterà ancora più green. Pare infatti che per il 2013 sia prevista la realizzazione di un nuovo sistema elettronico per le votazioni, che sostituirà le numerose schede cartacee distribuite ai votanti. Esso si rivelerà più sicuro e capace di ridurre gli sprechi generati dal processo delle votazioni, almeno secondo il parere degli esperti, e potrà essere riutilizzato ed aggiornato edizione dopo edizione.

Marta Albè

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