Ora legale 2020: domenica lancette avanti di un’ora (e non sarà l’ultima volta)

La notte tra sabato e domenica sposteremo in avanti le lancette. Il Governo italiano infatti ha chiesto a Bruxelles di mantenere la doppia ora

Torna l’ora legale. La notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo dovremo spostare in avanti le lancette dell’orologio, dalle 2 alle 3. Perderemo una preziosa ora di sonno ma ne guadagneremo una di luce.

Purtroppo almeno per un po’, non potremo approfittarne per fare una bella passeggiata ma se tante cose sono cambiate nelle nostre vite in queste ultime settimane, l’ora legale è una delle poche rimaste uguali.

Il cambio dell’ora sancisce definitivamente l’arrivo della primavera, permettendoci di risparmiare sui consumi. L’ora legale resterà in vigore fino al 25 ottobre prossimo, poi torneremo a spostare indietro le lancette, come abbiamo sempre fatto.

E non sarà l’ultima volta. Nel nostro Paese almeno fino al 2021 porteremo avanti e indietro gli orologi visto che l’Italia si è espressa contro l’abolizione del doppio orario.

Nel 2018 infatti il Parlamento europeo aveva invitato la Commissione a rivedere la direttiva. Una consultazione online lanciata dalle autorità europee aveva poi rivelato che l’84% degli intervistati era favorevole al cambio. A quel punto, la Commissione presentò la proposta agli Stati chiedendo loro di decidere entro aprile 2021 se adottare definitivamente l’ora legale o l’ora solare.

Il nostro paese a novembre scorso ha deciso di mantenere il doppio orario e ha depositato a Bruxelles la richiesta formale. Il governo Conte bis non ha presentato alcuna modifica al documento, per questo nulla cambierà almeno per adesso.

Secondo il governo italiano, l’ora legale non è utile per tre motivi: il primo è che mancherebbero ancora prove scientifiche sui possibili danni psico-fisico; il secondo è che grazie all’ora legale gli italiani riescono a risparmiare sulla bolletta elettrica visto che per 6 mesi hanno a disposizione un’ora di luce solare in più; la terza è che le scelte dei singoli Paesi membri possono creare differenze tra fusi orari difficili da gestire sul fronte del mercato comunitario.

In ogni caso, nel 2021 gli stati dovranno decidere quale sistema adottare ma almeno per adesso nulla è cambiato, almeno da noi.

Ora legale 2020

©Albachiaraa/Shutterstock – Elaborazione GreenMe

Quanto risparmieremo

Secondo gli ultimi dati Terna, nel 2019 abbiamo risparmiato circa 100 milioni di euro producendo 250 mila tonnellate di emissioni di CO2 in meno. Inoltre, dal 2004 abbiamo risparmiato oltre 1,6 miliardi di euro e 9,6 miliardi di kWh di elettricità.

Perderemo un’ora di sonno. Qualcuno potrebbe anche avere dei piccoli fastidi, come insonnia, mal di testa o inappetenza ma transitori. In compenso avremo un’ora di luce in più, sperando di poterla sfruttare al meglio una volta passata l’emergenza coronavirus.

Fonti di riferimento: Terna

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