AAA, cercasi migranti da sfruttare: le Ong collaborano con gli scafisti? L’indagine

Ci sarebbero troppe organizzazioni umanitarie che si occupano del soccorso in mare dei migranti, per questo la procura di Catania ha analizzando il fenomeno che vede coinvolte le Ong che operano nel canale di Sicilia.

Ci sarebbero troppe organizzazioni umanitarie che si occupano del soccorso in mare dei migranti, per questo la procura di Catania ha analizzando il fenomeno che vede coinvolte le Ong che operano nel canale di Sicilia.

Nei giorni scorsi, si era parlato dell’apertura di un’inchiesta conoscitiva ma il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro ha poi precisato che si tratta un’analisi su un fenomeno che si sta studiando da tempo, ovvero il proliferare di nuove e piccole Ong.

“Vogliamo capire chi c’è dietro tutte queste associazioni umanitarie che sono proliferate in questi ultimi anni, da dove vengono tutti questi soldi che hanno a disposizione e soprattutto che gioco fanno, insieme a Frontex e alla Marina militare, stiamo cercando di monitorare tutte queste Ong che hanno dimostrato di avere una grande disponibilità finanziaria. È ovvio che non mettiamo in discussioni organizzazioni umanitarie di chiara fama”, ha detto il procuratore in un’intervista a Repubblica.

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Il dubbio è quello che gli scafisti diano delle precise indicazioni sulla posizione delle imbarcazioni.

“È ovvio che non mettiamo in discussione organizzazioni umanitarie di chiara fama. Secondo il rapporto 2017 di Frontex all’Ue ai migranti verrebbero date chiare istruzioni prima della partenza sulla direzione da seguire per raggiungere le imbarcazioni ong, le cui navi spesso si spingerebbero vicino la costa libica come dei ‘taxi’, ipotizzando presunti contatti con scafisti” continua.

Indagini che sono solo all’inizio, ma che si basano su dati ben precisi. Secondo l’agenzia europea per le frontiere, infatti, a ottobre 2016 le navi umanitarie avrebbero risposto al 40% delle richieste di soccorso.

Ad alimentare i dubbi c’è poi la disponibilità di mezzi e dotazioni che hanno alcune organizzazioni, nonché la testimonianza di migranti, a cui i trafficanti avrebbero indicato la rotta precisa da seguire per incontrare i soccorsi.

Nel 2016 sono stati 181mila migranti arrivati via mare in Italia, mentre i morti nel Mediterraneo sono stati circa 5mila.

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Le pesantissime accuse sono per adesso solo ipotesi della magistratura, ma bastano a far mobilitare chi opera nel campo dei soccorsi ai migranti.

Dominella Trunfio

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