Iawì, morto uno degli ultimi Indiani Avá Canoeiro che lottava per le terre ancestrali

La sua morte segna l’inesorabile moria a cui stanno andando incontro i popoli indigeni. Ad appena cinquantasei anni, Iawì, uno degli ultimi membri della tribù degli Avá Canoeiro, è stato stroncato da un tumore.

La sua morte segna l’inesorabile moria a cui stanno andando incontro i Ad appena cinquantasei anni, Iawì, uno degli ultimi membri della tribù degli Avá Canoeiro, è stato stroncato da un tumore.

Battagliero e tenace, Iawì insieme alla moglia Tuia, alla madre Matcha e alla zia Naquatcha, era stato contattato dal Dipartimento agli Affari Indiani del Brasile (FUNAI) nel 1983, quando la costruzione di una grande diga idroelettrica avrebbe dovuto inondare il rifugio degli indigeni, nelle colline della Serra de Mesa.

Gli Avá Canoeiro rimangono adesso solo in otto. La loro estinzione è dovuta all’occupazione dei loro territori da parte dei garimpos nel XIX secolo e all’espansione delle città nel XX secolo.

Un triste destino che accomuna diverse tribù incontattate che finiscono per sparire per colpa di multinazionali e di governi locali compiacenti. Anche Iawì lottava per le terre ancestrali.

Dal 1996 gli Avá Canoeiro avevano ottenuto un piccolo appezzamento di terra, un po’ di pace per il piccolo gruppo sopravvissuto al massacro del 1962. Per oltre vent’anni la tribù aveva cercato rifugio nelle grotte nascoste tra le montagne, ma poi finalmente negli anni Novanta, era riuscito a ritagliarsi uno spazio a sole quattro ore di macchina dalla capitale Brasilia.

Come spiega Survival:

“Di notte la tribù scendevano per saccheggiare gli orti dei coloni alla ricerca di cibo. Altrimenti sopravvivevano cacciando piccoli mammiferi come topi e pipistrelli. A causa di questa esistenza precaria, per lungo tempo le donne non sono riuscite a procreare”.

Iawí e Tuia hanno avuto un figlio e una figlia, Trumak e Putdjawa, quest’ultima ha sposato un Indiano Tapirape e la coppia ha ora tre bambini piccoli.

“La morte di Iawí è uno shock molto forte per il gruppo. Iawí era infatti noto per il suo umorismo, per il coraggio dimostrato rifiutando il contatto per così tanto tempo, e per aver aiutato la sua famiglia a sopravvivere a tanti massacri”, scrive Surival.

Altre storie di indigeni sotto attacco:

Gli Avá Canoeiro hanno resistito con forza ai colonialisti bianchi che in tutti i modi cercavano di rubare le loro terre ancestrali. Di storie simili ne abbiamo raccontate tante perché milioni di indigeni ogni giorno sono costretti con la violenza a lasciare la loro casa Le loro sono storie di diritti calpestati a favore degli interessi economici delle multinazionali.

Dominella Trunfio

Foto: © Fiona Watson/ Survival (2000)

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