In GB segati più di 6.000 alberi per evitare sesso nel bosco

Più di 6.000 alberi, una distesa di 12 ettari di conifere, sono stati abbattuti per evitare che le coppiette - è proprio il caso di dirlo - si imboscassero per fare sesso. La notizia riportata dal Daily Mail è di quelle che lascia con la bocca aperta. Ma è successo davvero nei pressi di Darwen, lungo la statale A666 che collega la cittadina a Bolton, nel nord ovest della Gran Bretagna.

Più di 6.000 alberi, una distesa di 12 ettari di conifere, sono stati abbattuti per evitare che le coppiette – è proprio il caso di dirlo – si “imboscassero” per fare sesso. La notizia riportata dal Daily Mail è di quelle che lascia con la bocca aperta. Ma è successo davvero nei pressi di Darwen, lungo la statale A666 che collega la cittadina a Bolton, nel nord ovest della Gran Bretagna.

Stando a quanto riferito dalla polizia e dagli stessi assesseri, la drastica decisione di radere al suolo la piccola foresta è stata presa dal Consiglio comunale di Darwen dopo che il boschetto, trascurato a seguito di un’indagine sulla salute e la sicurezza, era diventato il luogo preferito per il “dogging“, termine con la quale nello slang inglese è definita la pratica di appartarsi e fare sesso in luoghi semi-pubblici come ad esempio in auto o nei parcheggi.

E, come era prevedibile, non si sono fatte attendere le pesanti critiche, prime fra tutte quella di Matthew Elliot, direttore di “Taxpayers Allianché”, l’associazione che difende i diritti dei contribuenti britannici che definisce “scandaloso” l’aver demolito così stupidamente “uno spazio verde di cui poteva disporre l’intera comunità“.

Sulla questione scende in campo anche Brian Jackson di Friends of the Earth, il quale ha dichiarato letteralmente assurdo l’aver rimosso “migliaia e migliaia di alberi così maturi“. Alberi, tra l’altro, preziosissimi per la zona in quanto strategici non solo per riduzione delle emissioni, ma anche come protezione per le precipitazioni e i forti venti.

boschetto_raso_al-suolo-contro_dogging

Jin Rigby, l’assessore competente di Darwen si è difesa dalle accuse sostenendo che gli alberi, alcuni dei quali piantati dopo la seconda guerra mondiale, sarebbero stati abbattuti perché pericolanti e poco sicuri per la comunità, ma soprattutto ha assicurato che nell’area disboscata ne verranno ripiantati altri, di specie autoctone . Ci tiene però a precisare che “da quando è stata abbattuta la foresta non si sono più verificati scandali di natura sessuale. Sono contenta della decisione“.

Su questo punto però non pare altrettanto sicuro il sergente Mark Wilson, del Lancashire Police Darwen team che ha spiegato: “È troppo presto per dire se il taglio degli alberi ha avuto già un impatto positivo sul dogging, ma faremo regolari controlli sull’area per monitorare la situazione.

Dogging o no, la cosa certa sono gli anni che passeranno prima che ricrescano i nuovi alberi e si ricrei quello che era un piccolo polmone verde della contea settentrionale della Gran Bretagna.

Simona Falasca

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