Educazione civica nelle scuole: salta la pubblicazione in Gazzetta e slitta tutto al 2020

Slitta l'entrata nelle scuole dell'educazione civica: per la mancata pubblicazione in GU, se ne riparlerà probabilmente a settembre 2020.

Educazione civica sì, educazione civica no? Sembravamo pronti per aprire l’anno scolastico alle porte con questa “nuova” materia e invece dobbiamo attendere il 2020. La causa è la non pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge.

Malgrado la sua approvazione in via definitiva ai primi di agosto, infatti, la mancata pubblicazione in Gazzetta costringe a posticipare di un anno l’avvio delle nuove ore di insegnamento.

Per poter essere applicato già dall’anno scolastico 2019-2020, di fatto, il ddl 1264 doveva essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale entro il 16 agosto (le leggi entrano in vigore solo dopo il cosiddetto periodo di “vacatio legis”, cioè 15 giorni proprio dopo la pubblicazione in GU).

Ma niente di tutto ciò. E il motivo è semplice: dal momento che il primo comma dell’art. 2 prevede che a “decorrere dal 1° settembre del primo anno scolastico successivo all’entrata in vigore della presente legge, nel primo e nel secondo ciclo di istruzione è istituito l’insegnamento trasversale dell’educazione civica“, l’anno scolastico successivo all’entrata in vigore non sarebbe quello che sta per cominciare ora.

Quindi, diversamente da quanto era stato annunciato dal ministro dell’Istruzione Bussetti, dopo l’approvazione definitiva della legge da parte del Senato, la nuova educazione civica, obbligatoria e con tanto di voto in decimi, verrà avviata dall’anno scolastico 2020-21.

Un ritardo che potrebbe giovare ai nostri ragazzi? Vediamo il bicchiere mezzo pieno: la frettolosità con cui sarebbe entrata in vigore la legge quest’anno avrebbe comportato notevoli problemi organizzativi nelle nostre già tanto strapazzate scuole. Secondo norma, inoltre, il Ministero dell’Istruzione avrebbe dovuto emanare apposite linee guida di cui, a tutt’oggi, non c’è traccia. In più, nemmeno di qualcosa riguardante una valida formazione del personale se n’è mai parlato.

Insomma, i classici passi più lunghi della gamba cui noi italiani siamo tanti abituati?

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Germana Carillo

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