Dopo più di 40 anni Cuba elegge il primo presidente della Repubblica

Cuba sta vivendo un momento storico. E’ stato eletto il presidente della Repubblica e questo non avveniva dal lontano 1976.

Cuba sta vivendo un momento storico. È stato eletto il presidente della Repubblica e questo non avveniva dal lontano 1976.

La figura del presidente della Repubblica era stata abrogata da Fidel Castro negli anni ‘70 ma adesso è tornata a vivere in conformità con l’articolo 126 della nuova Costituzione, approvata ad aprile.

I deputati dell’Assemblea nazionale, in una sessione straordinaria, hanno dunque eletto un presidente e un vicepresidente per creare un governo diverso da quello attuale, come stabilito nelle modifiche alla costituzione effettuate che hanno creato nuove posizioni e ridistribuito funzioni (anche se non hanno modificato il modello monopartitico).

Poco meno di 600 deputati hanno eletto i principali leader dello Stato cubano, all’inizio di un processo di distribuzione dei poteri che lascerà alle spalle 43 anni di controllo centralizzato da parte di Fidel Castro che, ricordiamo, si è ritirato dalla vita pubblica per motivi di salute e che poi, circa dieci anni più tardi, è morto lasciando come successore suo fratello Raul.

Lo stesso Raul ha poi lasciato la presidenza (del Consiglio di Stato e dei Ministri) ad aprile dello scorso anno, indicando come suo sostituto Miguel Díaz Canel. È proprio lui ora il nuovo primo presidente della Repubblica a Cuba, dopo essere stato appunto capo del Consiglio di Stato e dei Ministri (carica che ora scompare come previsto dalla nuova costituzione).

Così ha commentato il neoeletto presidente della Repubblica cubana che si è congratulato con tutta l’isola per la celebrazione del 151esimo anniversario della proclamazione di indipendenza:

“È il 10 ottobre e noi cubani dobbiamo congratularci a vicenda. Questo è stato il primo giorno di libertà di Cuba come ha detto Carlos Manuel de Céspedes nella rivolta storica di La Demajagua e abbiamo tutti i motivi per festeggiarlo. (…) la rivoluzione è una lotta per il futuro, lo è sempre stata e continua ad esserlo”

Il Vicepresidente della Repubblica è invece Salvador Valdés, già vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri.

Toccherà a Díaz Canel ora nominare, il prossimo mese, i ministri del suo governo compreso il primo ministro che è sempre dal lontano 1976 che non compare tra le cariche pubbliche di Cuba.

Vista l’anzianità degli esponenti del governo cubano è probabile anche che si assisterà ad un cambiamento generazionale. Staremo a vedere se queste novità saranno davvero di portata storica per Cuba e i suoi abitanti.

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Francesca Biagioli

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