Coronavirus, i ministri e i deputati bulgari rinunciano all’intero stipendio fino alla fine dell’emergenza

I deputati e i ministri bulgari doneranno i loro salari al sistema sanitario pubblico finché le misure di contenimento rimarranno in vigore.

I deputati e i ministri bulgari doneranno i loro salari al sistema sanitario pubblico finché le misure di contenimento dovute alla pandemia di Covid-19 rimarranno in vigore. Un bellissimo esempio che ci arriva dall’est di come è possibile prendere decisioni simili in pochissimo tempo senza le troppe cantilene cui siamo abituati.

Nel decidere di estendere lo stato di emergenza che consente al governo di imporre misure di contenimento almeno fino al 13 maggio, i parlamentari hanno così mostrato di sostenere all’unanimità una proposta del partito conservatore al potere, Gerb: rinunciare completamente al loro stipendio a partire dal primo aprile e fino alla fine dell’emergenza nazionale sull’epidemia di Covid-19. La decisione della non retribuzione è stata sostenuta da 170 deputati al Parlamento con 240 seggi e votata lunedì scorso dopo 11 ore di dibattiti.

Ciò varrà anche per i membri del Governo e dei suoi gabinetti politici, nonché per i capi delle agenzie governative. La donazione dei deputati ammonterà a circa 1,44 milioni di leva (740mila euro) durante il periodo di lockdown.

Un Paese che rimane comunque in difficoltà

Lunedì scorso il Parlamento ha votato per aggiornare il bilancio 2020, adottando un deficit del 3%, mentre in precedenza era stato votato un bilancio in pareggio. Inoltre, è atteso un aumento significativo della disoccupazione, fino al 6,2%, a causa dei 42.000 nuovi disoccupati che sono stati registrati dall’inizio della nuova crisi dovuta al coronavirus.

Con 549 casi confermati e 22 morti per Covid-19, la Bulgaria rimane relativamente poco colpita dalla pandemia. Tuttavia, il paese più povero dell’Unione Europea ha adottato severe misure di contenimento per consentire al suo sistema sanitario di far fronte all’epidemia sin dalla metà di marzo.

Fonte: BTa / Le Parisien

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