Villaggio Zaccaria: il casale medievale distrutto per costruire un residence con piscina

“Recupero abitativo di edifici fatiscenti”: questa la definizione di un progetto che ha demolito il ‘villaggio Zaccaria’, un casale medievale in Campania

“Recupero abitativo di volumi fatiscenti”: questa la definizione di un progetto che ha demolito il ‘villaggio Zaccaria’, un casale del Settecento a Giugliano in Campania (Napoli) ma in realtà ancora più antico perché costruito in epoca medievale sui resti di una villa rustica romana. Sarà sostituito da un residence con piscina di cui già sono pubblicizzate le vendite.

Non sono servite e non serviranno le proteste di studiosi e architetti (ma anche di comuni cittadini) che ritengono gli abbattimenti un crimine per il patrimonio artistico italiano: il casale è già in fase di abbattimento e la lottizzazione del residence, che sarà costituito da 48 appartamenti e che disporrà di una piscina, è già pubblicizzata per le vendite.

Il tutto sta avvenendo nel silenzio (assenso) delle istituzioni e in piena applicazione del piano casa legge regionale 19/09, senza rispetto per i beni culturali, patrimonio della Regione ma in realtà dell’intero Paese che sembra non voler sfruttare, ancora una volta, la sua immensa ricchezza.

casale campania abbattuto

©Claudia Procentese/Facebook

“Oggi a Giugliano, in provincia di Napoli, è successo questo – scrive su Facebook Claudia Procentese che ha denunciato l’accaduto – La demolizione di quello che chiamavano (ormai è da usare il tempo passato) “villaggio Zaccaria”, un casale del Settecento ma ancora più antico perché costruito in epoca medievale sui resti di una villa rustica romana. Un feudo baronale con tanto di case a corte e chiesa, dedicata a san Francesco d’Assisi, di impianto cinquecentesco e decorazioni a stucco di ispirazione barocca”.

Un vero delitto per l’arte in nome dell’emergenza abitativa, che in realtà parte da lontano perché il casale, che pure ospitava anche un antico affresco (oggi distrutto), era in effetti totalmente abbandonato, nel totale menefreghismo delle istituzioni tra cui la Soprintendenza a cui ora in molti chiedono il perché di tutto questo. Senza risposta.

Certo, le foto del progetto sono stupende: il residence che sarà costruito appare non solo bello esteticamente ma, stando a quanto riportato sul sito dell’Open Project, anche ambientalmente sostenibile, con solare termico, colonnine di ricarica per macchine elettriche e superficie permeabile.

casale campania abbattuto open project

©Open Project

Ma a che prezzo?

Fonti di riferimento: Claudia Procentese/Facebook / Open Project

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