Caffè: 10 modi diversi di gustarlo nel mondo

Paese che vai, caffè che trovi. Il caffè può essere degustato in tantissimi modi diversi. Scopriamone insieme alcune varianti

Il caffè è la bevanda più bevuta al mondo. Dopo l’acqua, naturalmente. Si consuma praticamente ovunque e in ogni momento della giornata. Si beve per svegliarsi al mattino, ma rappresenta anche e soprattutto un modo per socializzare, per condividere conviviali momenti di relax e spensieratezza.

Ogni giorno si consumano circa 1,6 miliardi di tazze di caffè: una cifra davvero impressionante. Il Paese dove se ne beve di più non è l’Italia, come vi potevate aspettare, ma la Finlandia, con ben 12 kg annui pro-capite. In questa speciale classifica, il Bel Paese è solamente dodicesimo, con un consumo medio di 5,9 kg all’anno.

Il caffè, breve storia

Originario dell’Etiopia, non si sa esattamente quando e da chi fu scoperto. Ma una delle leggende più interessanti relativa all’origine del caffè è quella del pastore etiope Kaldi, che si accorse delle potenzialità energetiche di questa pianta vedendo le sue capre improvvisamente baldanzose e saltellanti dopo avene ingerito le bacche. Attraverso il commercio, il caffè raggiunse ben presto l’altra sponda del Mar Rosso, diffondendosi nell’attuale Yemen e in tutta la penisola araba.

Si sa con certezza che alla fine del XV secolo il caffè era diffuso in tutto il mondo islamico, inclusa l’Africa settentrionale, la Persia e la Turchia. Proprio la Turchia fece del caffè un importante prodotto di esportazione in tutto l’impero Ottomano. Lo diffuse in Europa a partire dall’Impero Austro-ungarico, che cercò di annettere alla fine del 1600.

Sembra che i Turchi, in ritirata da Vienna, lasciarono nella città dei sacchi pieni di chicchi di caffè, che qualcuno scambiò per mangime per cammelli. Con questi chicchi nacque la prima bottega europea del caffè, il ‘Fiasco Blu’. Siamo nel 1683. Per festeggiare la cacciata degli Ottomani, in questo locale cominciarono ad essere serviti dei dolcetti a forma di mezzaluna, i croissant.

Caffè, i metodi di preparazione

In Italia il caffè è sinonimo di espresso, in tutte le sue varianti. Ma questa bevanda, diffusa a tutte le latitudini e bevuta in tutti i periodi dell’anno, ha la caratteristica di essere preparata in maniera differente in ogni singolo Paese. Può essere servito caldo o freddo, accompagnato da latte, panna, o liquori. Ma soprattutto può differire la macinatura della miscela e il grado di tostatura, oltre al metodo di estrazione.

Il sistema che sfrutta la pressione dell’acqua, utilizzato nel caffè all’italiana, è l’unico metodo che consente la distillazione completa sia dell’aroma che degli oli che dei diversi sapori della miscela. Utilizzata sia dalla macchina per espresso che dalla moka, l’estrazione per pressione valorizza pienamente l’aroma del caffè ma ne riduce il contenuto in caffeina.

Altri metodi di estrazione sono: la gravità (il caffè filtro), la spinta (french press) e l’antico sistema della bollitura (decozione).

Vediamo insieme come si prepara e come si gusta il caffè in alcuni Paesi del mondo:

Il caffè, come si gusta nel mondo

Austria

Come abbiamo visto, in Europa il caffè è stato introdotto dagli Austriaci, attraverso il contatto con i Turchi. A partire dal ‘700 furono gli Austriaci a detenere lo scettro di maestri del caffè, e austriaci furono anche i primi caffè, intesi come locali in cui degustare l’aromatica bevanda.

Con l’invenzione della macchina per espresso da parte di Luigi Bezzera le cose però cambiarono rapidamente. Siamo all’inizio del 1900, nel 1901 per esattezza. Da allora il caffè austriaco conobbe un inesorabile declino a favore di quello all’italiana.

Oggi in Austria il caffè si beve nero, con una nuvola di latte o con panna. Una versione interessante è il Melange, l’antenato del nostro cappuccino, da cui differisce perché ha una tostatura più leggera e il caffè mescolato alla schiuma di latte è più chiaro, essendo stato precedentemente allungato col latte. Il Wiener melange prevede l’aggiunta di panna e, a volte, addirittura di un tuorlo d’ uovo.

Francia

Il caffè alla francese è quello preparato con una particolare macchinetta dotata di stantuffo chiamata appunto French Press. Da noi non è molto usata, ma è diffusa praticamente in tutto il resto del mondo, compresi Stati Uniti e Nord Europa. Con questo metodo si ottiene una bevanda più intensa e ricca di caffeina.

Il vantaggio di questa caffettiera consiste nella possibilità di regolare l’intensità del caffè preparato, variando sia la quantità di caffè che i tempi di infusione.

Una volta versato il caffè e l’acqua calda sul fondo dell’apposito contenitore, si copre con il coperchio, e si attendono 3 o 4 minuti. Alla fine si abbassa delicatamente lo stantuffo, per consentire alla polvere di caffè di depositarsi sul fondo. Il caffè così ottenuto è pronto per essere versato in tazza e degustato.

tazzecaffe

Irlanda

Famoso in tutto il mondo, l’Irish coffee si prepara con caffè espresso, zucchero di canna, panna montata e whiskey irlandese. Si tratta di una ricetta piuttosto recente, inventata da un barista dell’aeroporto di Shannon nel 1942. Il barman creativo ebbe l’idea di i offrire questa bevanda per riscaldare i viaggiatori di un volo della Pan Am rimandato a causa del maltempo.

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Scandinavia

In Norvegia e negli altri Paesi scandinavi, il caffè si prepara in un modo piuttosto bizzarro. Il cosiddetto karsk si ottiene mescolando il caffè con l’aggiunta di liquore, un tempo necessario ai contadini per combattere le rigide temperature invernali. Sul fondo della tazza si mette una moneta e si versa del caffè fino a sommergerla completamente. Dopodichè si versa del liquore fino a che la moneta non riemerga di nuovo.

Turchia

Il caffè alla turca è diffuso in tutto il Medio Oriente. Si prepara nel cevze, il caratteristico bricco di rame e ottone con un lungo manico. Il caffè deve essere macinato molto fine. Si mette l’acqua a scaldare, insieme all’eventuale zucchero. Quando l’acqua bolle, si aggiunge la polvere di caffè e il cardamomo per aromatizzare.

Si attende che la polvere si depositi sul fondo, avendo cura di non mescolare. Il caffè così ottenuto è leggero, ma ricco di caffeina e molto aromatico. Secondo la tradizione, I fondi del caffè vengono utilizzati per predire il futuro.

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Stati Uniti

Se in un bar italiano chiedete di servirvi un caffè all’americana, probabilmente vi porteranno un espresso allungato con due parti di acqua. In realtà il caffè americano è una bevanda completamente diversa, ottenuta con una differente miscela rispetto all’espresso, ed estratta per infusione.

Per ottenerlo si utilizza una macchina apposita, dotata di filtro, ma si può preparare anche in versione casalinga utilizzando appositi filtri in cartone a forma conica. In questo modo si ottiene un caffè lungo e intenso, particolarmente ricco in caffeina.

Messico

In Messico il Café de Olla viene preparato in una pentola di coccio (olla), e aromatizzato alla cannella. Si versa l’acqua nel coccio, insieme alla stecca di cannella e allo zucchero di canna o al piloncillo (zucchero grezzo molto scuro dal sapore di melassa).

Si porta a bollore, si versa la polvere di caffè, si mescola e si spegne il fuoco. Dopo 3 o 4 minuti, l’infuso viene filtrato con un colino a maglie strette: Il caffè de olla va bevuto ben caldo.

caffè turco

Senegal

In Senegal il caffè è un vero e proprio rito. Considerato alla stregua di una medicina, accompagna i fedeli nella recita delle preghiere quotidiane. È chiamato Touba, in omaggio all’omonima città sacra senegalese, e si prepara versando in una tazza una parte di zucchero e tre parti di caffè tostato con pepe di selim e chiodi di garofano.

Vietnam

Il Vietnam è il secondo produttore mondiale di caffè, dopo il Brasile. Importato dai missionari francesi, il caffè alla vietnamita è una bevanda dal gusto davvero particolare, preparato con acqua bollente, caffè macinato grosso, con l’aggiunta di ghiaccio o latte condensato.

Sulla tazza si mette un’apposita macchinetta, formata da un filtro forato e sormontata da una caldaia. Si inserisce la polvere di caffè nel filtro e si versa l’acqua bollente nella caldaia, attendendo che il caffè venga distillato goccia a goccia. Il meccanismo è simile a quello della caffettiera napoletana.

Il caffè vietnamita può essere bevuto nero, con l’aggiunta di ghiaccio, o con 2 cucchiai di latte condensato versati precedentemente nella tazza.

Hong Kong

A Hong Kong il caffè si degusta in una bevanda che prevede la combinazione con latte e té nero. Il cosiddetto Yuanyang si prepara facendo prima bollire il latte con lo zucchero. Si prepara il té, lo si lascia infondere per qualche minuto con la polvere di caffè, quindi si filtra con un colino.

SI aggiunge l’infuso al latte e si beve caldo. Il Yuanyang è così popolare che persino la nota catena Starbucks nel 2010 ne ha lanciato la propria versione nel mercato di Macao e Hong Kong.

A volte, per fortuna, è la tradizione locale a imporsi sulla globalizzazione dei consumi e non il contraio, come spesso avviene.

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Angela Petrella

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