Bruciato vivo Abuelo Domingo, ricercatore di medicina naturale e guida spirituale Maya, accusato di stregoneria

In Guatemala è stato accusato di stregoneria e bruciato vivo Domingo Choc Che esperto di medicina naturale e guida spirituale Maya

Incredibile raccontare una storia come questa nel 2020 eppure un uomo, esperto di medicina naturale e guida spirituale Maya, è stato accusato di essere uno stregone e per questo bruciato vivo in Guatemala. Il video che riprende il terribile rogo ha fatto il giro del mondo e suscitato l’indignazione generale.

Domingo Choc Che, 56 anni, noto più semplicemente come Abuelo Domingo o Tata Mingo, era uno specialista in medicina tradizionale Maya, un erborista e una vera e propria guida spirituale per il suo popolo. Attualmente stava collaborando ad un progetto farmaceutico dell’University College London (UCL) ma negli anni erano stati molti altri i suoi contributi per preservare la cultura del suo popolo nell’ambito della medicina naturale.

Pochi giorni fa, però, un gruppo di persone a San Luis Petén in Guatemala ha attaccato il ricercatore e dopo averlo accusato di praticare la stregoneria (a loro dire aveva causato la morte di un membro della comunità con delle medicine) gli hanno dato fuoco.

Un terribile video di 28 secondi (che non pubblichiamo perché è davvero scioccante ma se volete potete vedere qui) mostra Abuelo Domingo che attraversa un campo mentre le fiamme avvolgono il suo corpo. Il tutto mentre alcuni curiosi, tra cui famiglie con bambini, guardano o registrano la scena raccapricciante con i loro telefoni.

Il governatore di Petén, Luis Burgos, ha riferito ai media locali che gli abitanti del villaggio hanno bloccato gli agenti di polizia impedendogli di aiutare l’uomo.

Domingo Choc Che ovviamente è morto e il fatto ha immediatamente suscitato indignazione e richieste di giustizia non solo dal Guatemala ma da ogni parte del mondo.

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© Sororidad Guatemala

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© Uvoc

In una breve dichiarazione, l’organizzazione guatemalteca per i diritti umani UDEFEGUA ha chiesto il “rapido arresto dei responsabili … per questo crimine di odio e fanatismo“.

Monica Berger, capo dell’unità di antropologia dell’Università della Valle in Guatemala, ha riferito ai media locali che la vittima, nota come “Abuelo Domingo” (Nonno Domingo), stava lavorando al recupero della medicina Maya ancestrale naturale:

“Stavamo lavorando a un inventario di specie medicinali per documentare e proteggere la conoscenza medica di Q’eqchi in modo che tutte le sapienze indigene potessero essere conosciute”.

La Camera del turismo guatemalteca (CAMTUR) ha espresso sgomento per la morte dell’uomo,  membro del Consiglio delle guide spirituali Releb’aal Saq’ey e collaboratore dell’unità di antropologia medica dell’Università del Valle del Guatemala (UVG).

In tanti hanno chiesto allo Stato guatemalteco e alle autorità di svolgere immediatamente un’indagine per chiarire il crimine e condannare i responsabili. Allo stesso modo, hanno esortato il governo ad adempiere al proprio dovere di garantire la vita, la giustizia e la sicurezza della popolazione per impedire che questo evento si ripeta.

La polizia civile nazionale guatemalteca ha fatto sapere di aver arrestato quattro persone che ora sono accusate dell’omicidio di Domingo Choc, una delle quali ha confessato di aver sparso benzina sulla vittima.

I crimini violenti in Guatemala sono una vera e propria emergenza, si tratta infatti di un paese che ha uno dei più alti tassi di omicidi al mondo. In questo caso però, oltre alla perdita di una vita umana, vi è anche la perdita di conoscenze antiche che Abuelo Domingo stava aiutando a mantenere vive grazie alla collaborazione con università locali e internazionali.

Fonte di riferimento: The Guardian / The Sun

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