“E allora? Cosa volete che faccia?” La risposta shock di Bolsonaro a gli oltre 5mila morti in Brasile

“E allora? Mi dispiace. Cosa volete che faccia?". Questo il commento del presidente brasiliano Bolsonaro alla notizia di 5mila morti per coronavirus

Oltre 5mila e 500 brasiliani sono morti per il Covid-19, un numero più elevato di quello cinese. Ci sono ad oggi oltre 79mila casi confermati, ma la notizia non sembra turbare il presidente brasiliano Jair Bolsonaro che rispondendo ai giornalisti che chiedevano un commento sui dati, ha chiosato “E allora? Mi dispiace. Cosa volete che faccia?”.

Mentre il mondo è in ginocchio per la pandemia e il Brasile è tra i paesi che hanno registrato più vittime, Bolsonaro che sin dall’inizio ha sminuito la questione coronavirus, continua a mantenere la sua linea, a tal punto da scatenare polemiche in tutto lo Stato.

Una giornalista, come si vede nel video postato su Twitter, dice al presidente che il Brasile ha oltrepassato la Cina per numeri di morti e la sua risposta lascia senza parole: “E allora? Mi dispiace. Cosa volete che faccia? Mi chiamo Messia”, ha detto anche Bolsonaro, in riferimento al suo secondo nome, Messias. “Ma non posso fare miracoli”, una battuta seguita anche da una risata di alcuni, che potremmo definire alquanto fuori luogo.

Ecco la risposta del presidente Bolsonaro:

Immediata la reazione della stampa, l’Estado de Minas, ha pubblicato le parole del presidente in prima pagina, appositamente nera con accanto al bilancio delle vittime del Brasile: 5.017 (all’uscita della rivista).

Tuttavia la storia si ripete, ricordiamo che quando la pandemia era scoppiata in Italia, Bolsonaro aveva commentato che nel Belpaese ci si ammala perché siamo un popolo di vecchietti e quando, c’era stato il 26 febbraio il primo caso, il presidente ha continuato a minimizzare. Sui social, avversari politici, uomini e donne del mondo dello spettacolo, giornalisti e tanti altri, hanno commentato le parole di Bolsonaro.

“Un sociopatico”, ha twittato il musicista Nando Moura. “Che tragedia”, ha scritto la giornalista Sônia Bridi. “È una beffa. Un insulto. È intollerabile ”, ha twittato Mariliz Pereira Jorge, sceneggiatrice e commentatrice.

https://twitter.com/marilizpj/status/1255304749714477059?s=20

A difesa del padre, è arrivato Carlos Bolsonaro che chiaramente ha accusato i giornalisti di aver distorto le parole del presidente, ma i video ripresi, non lasciano molto spazio a libere interpretazioni. Da sempre, Bolsonaro respinge le accuse e si lancia in suggerimenti al suo popolo che però non hanno nessun fondamento scientifico.

Ad oggi il Brasile è diventata l’undicesima nazione più colpita al mondo con 79.685 e 5.513 morti (fonte) con la zona di Manaus al collasso. Per questo motivo il sindaco della principale metropoli amazzonica nel nord del Brasile, Arthur Neto ha accusato Bolsonaro di aver abbandonato l’Amazzonia: medici e attrezzature non sono arrivati e che ogni giorno vengono seppellite nelle fosse comuni almeno cento persone. Il sindaco lancia un appello internazionale: “Supplico il G20 di aiutarci. I popoli amazzonici, da sempre, custodiscono la foresta per tutta l’umanità”.

“Non è una questione politica. Voglio solo salvare la vita della mia gente. Bolsonaro sbaglia a dire alle persone di uscire. L’isolamento sociale è fondamentale e lui dovrebbe essere il primo a dare l’esempio”, chiosa il sindaco.

 

Ricordiamo poi che anche le stesse popolazioni indigene dell’Amazzonia hanno dovuto chiedere aiuti internazionali per il loro sostentamento: bloccati nei loro villaggi non hanno la possibilità di spostarsi per acquistare beni di prima necessità, eppure lo Stato rimane indifferente. Tutte le linee che secondo i media locali, sarebbero alla base anche delle dimissioni del ministro della giustizia Sergio Moro che non ha mai condiviso la posizione anti-scientifica del presidente su Covid-19.

Fonti: The Guardian/ SBC News

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