Dal micelio dei funghi, la bara biodegradabile con letto di muschio per diventare “vita” dopo la morte

Con Loop Living Cocoon quando moriremo non inquineremo, anzi aiuteremo l’ambiente: vi portiamo alla scoperta delle bare biodegradabili a base di micelio di funghi!

E se potessimo trasformare i nostri cimiteri in foreste? Questa è la domanda che si fece il biodesigner olandese Bob Hendrikx, preoccupato per l’impatto ambientale degli esseri umani anche dopo la morte. Dopo diverse ricerche la risposta è arrivata: Loop Living Cocoon, una bara biodegradabile a base di micelio di funghi, che ci aiuta a morire in modo sostenibile.

©Loopbiotech

Al contrario delle tradizionali bare, realizzate con materiali non degradabili, che inquinano e impoveriscono il terreno, e delle cremazioni che sono una fonte di inquinamento atmosferico, questo nuovo design è un’alternativa sostenibile che contribuisce alla salute del suolo neutralizzando le sostanze tossiche e restituendo quelle nutritive alla natura.

“Per essere seppelliti, abbattiamo un albero, lo lavoriamo intensamente e cerchiamo di isolarci il più possibile dai microrganismi. Invece per coloro che non vogliono essere sepolti, sprechiamo il nostro corpo ricco di sostanze nutritive bruciandolo con la cremazione, inquinando l’aria e ignorando il potenziale del nostro corpo umano. È come se ci considerassimo rifiuti, mentre potremmo essere una parte preziosa della natura”, spiega Hendrikx sul suo sito.

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Anche l’impatto per produrre queste bare è minimo. Generate senza luce, calore o qualsiasi tipo di fonte di energia attiva, vengono coltivate in una settimana mescolando insieme un ceppo di micelio e un substrato vegetale. In seguito questo composto si colloca in uno stampo dove i funghi assorbiranno l’altro materiale. Il risultato, una bara composta interamente dal micelio dei funghi.

Hendrikx definisce il micelio come un riciclatore della natura dal momento che, non solo neutralizza le tossine e fornisce cibo fresco a tutto ciò che cresce in superficie, ma anche perché le sue fibre possono essere utilizzate per fare qualsiasi cosa, dai vestiti e agli imballaggi, comprese le bare.

“Il micelio è costantemente alla ricerca di prodotti di scarto – petrolio, plastica, metalli e altri inquinanti – e li converte in sostanze nutritive per l’ambiente. Significa che con questa bara in realtà alimentiamo la terra con i nostri corpi. Siamo nutrienti, non rifiuti”, spiega il biodesigner.

©Loopbiotech

Oltre al micelio, l’interno della Loop Living Cocoon, ha un morbido letto di muschio, che non solo accoglie il corpo come fosse un abbraccio della natura, ma contribuisce al processo di compostaggio. La bara è stata già testata da alcune aziende funebri che hanno confermato la sua decomposizione nel suolo entro 30-45 giorni. Il suo creatore vorrebbe che le bare di micelio di funghi diventino una nuova normalità.

Hendrikx non è l’unico che mira a rendere la sepoltura più sostenibile. Vi avevamo già raccontato del compostaggio umano dell’azienda statunitense di Katrina Spade e del progetto italiano Capsula Mundi di Anna Citelli e Raoul Bretzel per diventare un albero dopo la morte.

Ognuno di noi dipende ed è parte della natura, questa potrebbe essere un’opportunità per restituirle tutti i nutrienti che ci ha donato in vita, usare il nostro stesso corpo per permettere a nuove piantine di crescere. Da cimitero a foreste, cosa preferite?

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