Volontaria muore mentre cerca di salvare i cani dallo tsunami di Tonga

La donna, un'inglese di cinquant'anni, aveva fondato insieme al marito un rifugio per cani randagi e abbandonati sull'isola

La donna, un’inglese di cinquant’anni, aveva fondato insieme al marito un rifugio per cani randagi e abbandonati sull’isola

L’animalista britannica Angela Glover è una delle vittime accertate dello tsunami di Tonga, avvenuto a seguito della violenta eruzione del vulcano presente sull’isola. Il suo corpo, insieme a quello di un’altra donna, è stato ritrovato a più di 48 ore di distanza dalla tragedia che ha coperto l’isola con una nuvola di cenere nera e ha provocato onde alte più di un metro lungo le coste delle isole dell’arcipelago, ma anche delle Hawaii, del Giappone e della California e danni a interi villaggi costieri. Attualmente, un’altra persona risulta dispersa.

Angela, 50 anni, viveva a Tonga insieme a suo marito James, con il quale gestiva un rifugio per cani randagi e abbandonati. Si trovata sulla spiaggia quando si sono sollevate le onde anomale che hanno travolto lei, il marito e alcuni cani di cui i due si prendevano cura: James è stato in grado di aggrapparsi ad un albero e in questo modo di salvarsi, ma per Angela e per i cani non c’è stato nulla da fare – solo uno degli animali è stato ritrovato, già morto, alcune ore dopo lo tsunami.

È stato lo stesso James a denunciare alle autorità locali la scomparsa della moglie e ad avvertire l’ambasciata britannica presente sull’isola. Nata a Brighton (in Inghilterra), un passato nel mondo del marketing e della pubblicità, aveva sposato James nel 2014 e lo aveva convinto a lasciare il Regno Unito e a trasferirsi nel Pacifico del Sud, per vivere una vita a stretto contatto con la natura. Sull’isola di Tonga ha dato vita alla Tonga Animal Welfare Society, un’associazione no-profit per prendersi cura dei cani abbandonati in strada e ricollocarli in nuove famiglie adottive.

Riuscire a recuperare informazioni su quanto accaduto è stato molto difficile, poiché l’eruzione del vulcano e il successivo tsunami hanno distrutto i cavi di comunicazione sottomarini che rappresentano la rete di comunicazione dell’isola e hanno provocato l’interruzione delle comunicazioni in gran parte del paese. James ha potuto comunicare con i familiari della donna ancora in Inghilterra grazie ad un telefono satellitare messo a disposizione dall’ambasciata inglese a Tonga.

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Fonte: BBC

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