Green Heroes: 50 eroi verdi per salvare il pianeta… O almeno l’Inghilterra

I nuovi eroi del nostro tempo non hanno né calzamaglia né super poteri, ma solo la forza delle proprie braccia e una buona dose di impegno, quello vero. Il Guardian, quotidiano britannico a diffusione nazionale, ne ha scelti 50, tutti sconosciuti e tutti impegnati a favore di una causa comune: la salvaguardia della Terra. La lista è stata pubblicata on-line sul sito del quotidiano stesso, con tanto di votazione, tuttora in corso, dell'eroe preferito.

I nuovi eroi del nostro tempo non hanno né calzamaglia né super poteri, ma solo la forza delle proprie braccia e una buona dose di impegno, quello vero. Il Guardian, quotidiano britannico a diffusione nazionale, ne ha scelti 50, tutti sconosciuti e tutti impegnati a favore di una causa comune: la salvaguardia della Terra. La lista è stata pubblicata on-line sul sito del quotidiano stesso, con tanto di votazione, tuttora in corso, dell’eroe preferito.

Tra i primi dieci, scelti dai giornalisti George Monbiot e Christine Ottery per le loro iniziative “particularly inspiring”, si trova un po’ di tutto. A partire da chi, come Alison Skeat, ha dato vita al progetto Dirty Hands – Mani Sporche, un orto urbano, coltivato secondo i metodi dell’agricoltura biologica, sorto in un’area cementificata della municipalità di Newham (Londra), che, grazie ai numerosi volontari accorsi, ha raggiunto dimensioni di tutto rispetto.

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O come Barbara Jones, fondatrice del progetto Amazonails, con il quale, da più di quindici anni, si occupa di costruire case ecosostenibili, utilizzando prevalentemente la paglia. C’è poi David Bowser, che ha trasformato un’aerea adibita allo scarico dei liquami contaminati nella periferia di Rotherham in un parco-terapia per anziani e disabili, riconosciuto come esempio di biodiversità a livello mondiale.

I progetti sono davvero tanti, tutti firmati da “eroi” ed “eroine” rigorosamente inglesi. Dave Miller e Jim Blackthorne, per il riciclo e il riutilizzo di vecchie biciclette; Colin Crooks, CEO di Green Works, società d’impresa in cui lavorano decine di persone svantaggiate, con lo scopo di recuperare vecchi mobili e donarli a paesi in via di sviluppo; Matthew Prescott, fondatore di E-day, sito internet in cui si incentivano le buone pratiche ambientali…

Insomma, le idee e l’energia non mancano di certo. Almeno in Inghilterra. D’altra parte ognuno ha gli eroi “in verde” che si merita.

Roberto Zambon

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