Reclama il posto auto riservato: disabile brutalmente picchiato

La sua unica colpa, quella di aver reclamato per un posto auto che gli spettava di diritto in quanto disabile. Per questo un 44enne sordomuto di Paternò in provincia di Catania, è stato aggredito con calci e pugni, riportando ferite guaribili in un mese.

La sua unica colpa, quella di aver reclamato per un posto auto che gli spettava di diritto in quanto disabile. Per questo un 44enne sordomuto di Paternò in provincia di Catania, è stato aggredito con calci e pugni, riportando ferite guaribili in un mese.

È successo il 1 dicembre, ma solo oggi è stato diffuso dai Carabinieri di Catania, il video che documenta l’aggressione. I due uomini di 34 e 45 anni già noti alle forze dell’ordine sono stati denunciati per lesioni aggravate.

Il 44enne sordomuto aveva semplicemente reclamato il proprio diritto sancito dalla legge, ovvero avere un posto auto riservato. Dopo 15 minuti di attesa era finalmente riuscito a parcheggiare, ma i due uomini che avevano in precedenza occupato il posto, hanno avuto una reazione violenta e spropositata.

Minacce e pugni contro la portiera per poi passare direttamente a calci e schiaffi fino a lasciarlo a terra sanguinante. Per fortuna, in questo caso, la zona era controllata da telecamere, ma quello che potrebbe sembrare un episodio isolato purtroppo non lo è.

Appena dieci giorni fa, la medesima scena era successa ad Aversa dove una persona disabile è stata aggredita da un altro automobilista che di prepotenza voleva parcheggiare il proprio Suv in un posto riservato. Una lite furibonda finita con il volto tumefatto della persona affetta da disabilità e la fuga dell’altro automobilista.

Qualche tempo, lesioni, minacce, percosse, oltraggio a pubblico ufficiale per un imprenditore milanese che aveva parcheggiato la sua Ferrari nel posto riservato ai disabili e invece di scusarsi ha aggredito il padre di un ragazzino disabile che gli aveva chiesto di spostarsi.

Cronache di episodi di inciviltà sempre più frequenti.

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook