L’ultimo della sua tribù incontattata: lo straordinario video dell’indigeno sopravvissuto solo in Amazzonia

L'ultimo della sua tribù. Vive isolato in un angolo di foresta, circondato dagli allevamenti e dalle piantagioni di soia nello stato brasiliano di Rondônia. Questo indigeno ha fatto capire chiaramente di non volere entrare in contatto con il mondo esterno.

L’ultimo della sua tribù. Vive isolato in un angolo di foresta, circondato dagli allevamenti e dalle piantagioni di soia nello stato brasiliano di Rondônia. Questo indigeno ha fatto capire chiaramente di non volere entrare in contatto con il mondo esterno.

Proprio a causa della mancanza di interazione, nessuno conosce la sua storia. Ma è probabile che la sua tribù sia stata sterminata da sicari al soldo di colonizzatori e allevatori.

A diffondere le straordinarie immagini dell’ultimo sopravvissuto di questa tribù incontattata dell’Amazzonia brasiliana è stato il FUNAI, Dipartimento brasiliano agli Affari Indigeni.

Dai suoi accampamenti abbandonati si sa di lui che coltiva mais, manioca, papaya e banane. Ma anche che caccia, scava buche profonde di circa due metri in cui conficca bastoni affilati per catturare gli animali. Costruisce capanne di paglia e canne e al loro interno scava una buca, probabilmente per proteggersi in caso di attacco.

ultimo tribu
© Survival

Il FUNAI è a conoscenza dell’esistenza dell’uomo all’incirca dal 1990, quando vennero trovate prove di capanne distrutte della tipologia da lui costruita.

Nonostante sia stato attaccato dai sicari nel 2009, è sopravvissuto grazie al lavoro del FUNAI che ha implementato l’ordine di protezione del suo territorio.

The Last of his Tribe from Survival International on Vimeo.

Ora, però, questa legge è in pericolo. La regione è una delle più violente del Brasile – situazione che potrebbe peggiorare ulteriormente con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali in Brasile il prossimo ottobre – e il budget del FUNAI è stato considerevolmente ridotto.

“Da anni Survival International, il movimento mondiale per i popoli indigeni, fa pressione sul governo affinché protegga il territorio di quest’uomo di fronte ai ripetuti tentativi degli allevatori della zona di invaderlo. Video come questo sono fondamentali nella lotta per difendere le tribù incontattate, i popoli più vulnerabili del mondo. Il FUNAI deve dimostrare che l’uomo è ancora in vita per mantenere l’ordine restrittivo che protegge la sua terra, altrimenti gli allevatori che circondano il territorio si muoverebbero in modo rapido e violento per appropiarsene”, spiega Surviavl International.

Ma quest’uomo, che nessuno di noi conosce e che ha perso praticamente tutto, incluso il resto del suo popolo, dimostra che è possibile sopravvivere e resistere al contatto. Ci auguriamo che i terribili crimini commessi contro questo uomo e il suo popolo non si ripetano mai più, che le loro terre vengano protette.

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Immagini per gentile concessione del FUNAI

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