La donne americane che nel 1910 hanno lottato contro il consumismo del Natale

Correva l’anno 1912, ma il consumismo natalizio era già una prassi consolidata. Un gruppo di donne, attraverso la Società per la prevenzione del donare inutilmente, portava avanti una vera e propria battaglia contro i regali di Natale.

Correva l’anno 1912, ma il consumismo natalizio era già una prassi consolidata. Un gruppo di donne, attraverso la Società per la prevenzione del donare inutilmente, portava avanti una vera e propria battaglia contro i regali di Natale.

Ultimi giorni di frenesia, strade intasate, negozi impraticabili, è tutta una corsa all’acquisto del più bel pacchetto.

La tradizione di scambiarsi i regali esiste da sempre, c’è chi pensa a dei gesti simbolici chi esagera, come la mamma che ogni anno, mette sotto l’Albero di Natale oltre 300 doni per i suoi figli.

C’è stato un tempo però in cui un gruppo di donne di New York aveva deciso di istituire una vera e propria Società come forma di ribellione al consumismo e all’ipocrisia.

Fondata dall’attrice Eleanor Robson Belmont e da Anne Morgan, The Society for the Prevention Useless Giving, raccoglieva oltre 6mila persone l’anno.

L’obiettivo era quello di sdoganare la prassi di doversi fare i regali per ricevere favori dai dirigenti aziendali o nella speranza di ottenere qualcosa in cambio.

spug

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Secondo le donne della Società, molte persone pur non navigando nell’oro erano costrette a dover regalare qualcosa al proprio capo, per paura di una qualche ritorsione. Ma attenzione, le Spug, così veniva chiamato chi aderiva alla Società, non erano contro i regali di Natale a prescindere. Infatti nel New York Times del 12 novembre 1912 pubblicavano:

“Sei un donatore di regali di Natale? Se si, lo fai per il vero spirito di generosità o per ricevere qualcosa in cambio. Se è quest’ultimo il modo in cui stai passando le tue vacanze e ti vuoi ribellare a questa ipocrisia aderisci allo Spug club”.

società inutili regali

Un’idea, dunque, che ha profonde radici e che da un lato vuole riportare al vero spirito del Natale, dall’altro fare luce sulla frustrazione che in moltissimi provavano nel dover fare sempre e comunque dei regali.

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L’organizzazione all’inizio era solo per donne, ma dopo l’entrata in Società di Theodore Roosevelt, centinaia di uomini avevano aderito.

Eppure due anni, dopo gli Spugs erano dispersi, la guerra aveva spostato l’attenzione e di certo di consumismo non si parlava più. Ma il loro messaggio rimane sempre attuale.

Dominella Trunfio

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