Empathy Cards: le parole che le persone ammalate vorrebbero sentirsi dire (FOTO)

Aveva 24 anni, Emily McDowell, quando le è stato diagnosticato un cancro, un linfoma di Hodgkin. In questi casi, è molto difficile per gli amici, i parenti e le persone care trovare le parole giuste di fronte a una grave malattia, che si tratti di cancro di altre patologie. Per dare loro una mano e aiutarli a sostenere le persone ammalate, Emily ha disegnato e lanciato una serie di card con le parole che voleva sentirsi dire

Aveva 24 anni, la designer Emily McDowell, quando le è stato diagnosticato un cancro, un linfoma di Hodgkin. In questi casi, è molto difficile per gli amici, i parenti e le persone care trovare le parole giuste per far fronte a una grave malattia, che si tratti di cancro o di altre patologie. Per dare loro una mano e aiutarli a sostenere le persone ammalate, Emily ha disegnato e lanciato una serie di card con le parole che voleva sentirsi dire.

Si chiamano non a caso Empathy Cards i biglietti di auguri da lei disegnati.

È un problema molto difficile; le persone che amiamo hanno bisogno del nostro sostegno, più che mai, ma non abbiamo le parole giuste per farlo” spiega.

Oggi, a 38 anni, Emily McDowell è guarita ma l’impatto emotivo della sua esperienza è ancora vivo in lei. Racconta, infatti, che la parte più difficile della sua malattia non è stata la perdita dei capelli per via della chemio, o il fatto di essere scambiata per un uomo, ma sono stati la solitudine e l’isolamento provati quando i suoi amici e familiari non erano presenti perché non sapevano cosa dire, o dicevano la cosa sbagliata senza rendersene conto.

Così ha pensato di fare qualcosa per aiutare non solo chi soffre di gravi malattie ma anche chi vuole stare vicino ai propri cari, nel modo giusto senza inutile compassione, fornendo un alfabeto fatto di parole come coraggio e dignità.

Nel nostro mondo sempre più digitale, quando si tratta di sostenete qualcuno in crisi, i biglietti d’auguri sono un modo personale, semplice, tangibile di essere presente per qualcuno che lotta con la malattiaspiega sulla sua pagina web. “Come risultato della mia esperienza come paziente, amica e assistente, ho voluto creare questa collezione dopo un lungo periodo di tempo”.

1. Empathy Cards

2. Empathy Cards

3. Empathy Cards

4. Empathy Cards

Adesso, dopo due anni di lavoro, “stiamo lanciando questa serie con 8 card” a cui ne verranno aggiunte delle altre.

Le sue cartoline rispettano il suo vecchio stile, caratterizzato da colori vivaci, immagini minimal e familiari.

5. Empathy Cards

6. Empathy Cards

7. Empathy Cards

8. Empathy Cards

Emily spera che le sue card possano fornire modi più autentici per parlare della malattia e della sofferenza, aiutando i pazienti ad avere vicino la cosa più preziosa, la cura per il cuore: l’affetto e l’amicizia dei propri cari.

Francesca Mancuso

Foto: Facebook

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