Rimossi gli spuntoni per i senzatetto a Londra grazie alle proteste

Il sistema degli spuntoni anti-barbone di Londra potrebbe essere adottato anche a Vicenza

Metti un barbone e una città indifferente. Metti che il senza fissa dimora debba barcamenarsi per trovare un angolo di strada, sporco ma almeno al riparo da vento e pioggia. Metti che quel barbone non sia considerato, nemmeno visto né tanto meno ascoltato, e si ritrova dall’oggi al domani quell’angolino che aveva scelto pieno di spuntoni.

Spuntoni, proprio così. E accade a Londra, mica in una città di due abitanti e dieci pecore. Cioè, più metropoli cosmopolite sono, più adottano politiche di “convivenza” con i più sfortunati discutibili.

Nel quartiere di Southwark Bridge Road, a sud della Capitale, sono state installate degli “spikes“, ossia delle autentiche punte di metallo anti-clochard all’esterno di un elegante edificio per evitare che i senzatetto prendessero rifugio lì. Una scelta che, a ragione, ha causato enorme indignazione sui social media come Twitter e Facebook.

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Collocate in una sorta di nicchia e a terra accanto alla porta di ingresso, le punte sarebbero state installate il mese scorso e sono simili a quelle che in genere si utilizzano per tenere lontano i piccioni. L’edificio in questione si trova di fronte un ostello per senzatetto con problemi mentali.

Più di 120mila persone hanno firmato una petizione per la rimozione degli spuntoni e lo stesso sindaco di Londra, Boris Johnson, ha definito il gesto “brutto, autolesionista e stupido“.

Ora, la BBC annuncia che queste punte di metallo sono state definitivamente tolte, a Southwark Bridge come in altre zone della città. La catena di supermercati Tesco, per esempio, ha comunicato la rimozione degli spuntoni dalle sue filiali.

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Insomma, pare che la solidarietà e il rispetto nei confronti degli homeless a Londra abbiano avuto la meglio. Ma non stupitevi, ahimè, se in altre parti, ed è il caso di Vicenza, qualcuno si azzardi a proporre la stessa misura anti-barbone, ossia contro chi “non accetta regole e rifiuta di rivolgersi alla Caritas per avere aiuto“. Le parole dell’assessore alla sicurezza Rotondi alla metà del 2014 suonano un po’ come un’offesa alla dignità umana e fanno intendere che le punte di metallo (dalla punta arrotondata, si precisa!) vengano ancora pensate da alcuni come metodo infallibile per risolvere certi problemi.

Posto che il barbone non è il sacchetto della spazzatura che potresti ritrovarti fuori casa, alla luce di quanto accaduto a Londra e delle proteste che ne sono seguite, a Vicenza sono ancora convinti di voler seguire questa strada?

Germana Carillo

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