Il ragazzo con il tatuaggio dello scontrino del Mc Donald’s sul braccio

La Svezia ha "La ragazza con il tatuaggio del drago", e ora la Norvegia ha "Il ragazzo con il tatuaggio dello scontrino di McDonald". E 'un diciottenne di Lørenskog, che saprà per sempre cosa ha mangiato il 24 Marzo 2014, perché è stato inciso nella pelle del suo braccio destro.

La Svezia ha “La ragazza con il tatuaggio del drago”, e ora la Norvegia ha “Il ragazzo con il tatuaggio dello scontrino di McDonald”. E ‘un diciottenne di Lørenskog, che saprà per sempre cosa ha mangiato il 24 Marzo 2014, perché è stato inciso nella pelle del suo braccio destro.

Alcuni amici volevano punire Stian Ytterdahl per essere troppo attivo con le donne e gli hanno dato una scelta: tatuarsi una Barbie sul sedere o la ricevuta di un pranzo poco etico e salutare nel Fast Food più incriminato del mondo sul braccio. Ytterdahl si è rassegnato al suo destino, come racconta a Romereskes Blad, e ha scelto quello che gli sembrava il male minore.

Ha optato, quindi, per la seconda alternativa e ora sfoggia un tristissimo scontrino di McDonald sul suo corpo. È stato realizzato dallo studio Sabelink Tattoo, che ha detto di aver ricevuto la richiesta più strana di sempre.

tautaggio mc donald2

“È divertente pensare che ho un tatuaggio che nessun altro ha davanti. Anche la data e l’ora sono lì. Ora sono un cartellone pubblicitario vivente, ma penso che tutto questo sia divertente. Forse non non lo sarà più così tanto quando avrò 50 o 60 anni, ma è una mia scelta”, ha spiegato il ragazzo.

E se fosse una trovata pubblicitaria? Non sarebbe poi una vera novità, visto che il “Tatoo advertising” o “Skinvertising” imperversa in ogni angola del mondo, con tantissime persone disposte a vendere la propria pelle per sponsorizzare prodotti e aziende per sempre. Ma McDonald Norvegia smentisce: non è questo il caso. Anche se ammette: “Stiamo ovviamente parlando di un cliente fedele”, come ha detto un portavoce, senza nascondere il suo entusiasmo.

Francamente è impossibile dire, in questo caso più che mai, “I’m loving it”.

Roberta Ragni

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