Veniceland, a Venezia un parco giochi sull’isola che ospitava l’inceneritore?

Prima era una discarica, presto potrebbe essere un parco divertimenti. Siamo a Sacca San Biagio, a Venezia, di fronte a San Basilio. L'isola che prima ospitava l'inceneritore di Sacca Fisola potrebbe fare posto ad un parco giochi firmato Zamperla. Il suo nome potrebbe essere Veniceland, ma sarà una soluzione ecologica?

Prima era una discarica, presto potrebbe essere un parco divertimenti. Siamo a Sacca San Biagio, a Venezia, di fronte a San Basilio. L’isola che prima ospitava l’inceneritore di Sacca Fisola potrebbe fare posto ad un parco giochi firmato Zamperla. Il suo nome potrebbe essere Veniceland, ma sarà una soluzione ecologica?

Il nome dato al progetto fa ben sperare: “L’isola di San Biagio: futuro polo dedicato a cultura, recupero di storia e antiche tradizioni lagunari, svago e tempo libero. Progetto di recupero e riqualificazione e valorizzazione dell’isola di San Biagio”. Non sarà una sorta di Disneyland lagunare, ma stando alle intenzioni, sarà un parco dedicato al mondo di Venezia.

L’idea di Zamperla è ricostruire il paesaggio veneziano così come doveva apparire nel Medioevo, con le case dei pescatori e le passerelle in legno. Accanto alla riproduzione della città di un tempo è prevista la presenza di un Doge che farà da guida e di un’area didattica dedicata all’ambiente, un’area verde ad accesso libero e infine le giostre.

Sarà un polo culturale e del divertimento. Ci sarà un punto iniziale dedicato al recupero della storia di Venezia, utilizzando le ultime tecnologie, con una riproduzione della città, racconto di pezzi di storia attraverso un Doge che prenderà vita grazie alla “realtà aumentata”. poi ci sarà un’area didattica dedicata agli studenti su ambiente, energie alternative e la possibilità di sperimentare la scienza. E ci sarà il momento ludico, con installazioni pensate per Venezia. tutt’attorno al parco, un’area verde ad accesso libero”, chiarisce Zamperla a NuovaVenezia.

Il colosso internazionale del settore ha presentato il progetto in via informale alle istituzioni locali e al Magistrato alle acque: l’isola infatti è di proprietà del demanio ma è pronta per un nuovo concessionario.

Tempi e costi. Si parla di 80 milioni di euro ma per quanto riguarda i tempi di realizzazione si parla di due anni, compresi tempi di bonifica.

Francesca Mancuso

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