Mais, l’asino rimasto nel fango è il simbolo della Romagna che resiste

Dopo le violente violente alluvioni, ha aspettato un bel po' impantanato nell'acqua fino alla pancia. Poi, nonostante la stanchezza, ha percorso tre chilometri pieni di ostacoli e alla fine è riuscito a salvarsi, grazie all'intervento dei volontari. La storia dell'asinello Mais è un inno alla rinascita in una terra martoriata

È rimasto per un po’ immerso nel fango, senza riuscire a muoversi. Ma il suo spirito di sopravvivenza è stato più forte della paura e dello spaesamento generati dall’inferno delle alluvioni ed esondazioni che hanno messo in ginocchio l’Emilia-Romagna.

Protagonista di questa toccante storia a lieto fine – che arriva da Russi (in provincia di Ravenna) – è Mais, un asinello di soli 18 mesi che è riuscito a farcela.

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A raccontare la vicenda Silvia Gozzi, tecnico di riabilitazione psichiatrica e dell’apprendimento del Centro riabilitativo Loto, che ha condiviso la foto del tenero animale, visibilmente esausto ma – per fortuna – sano e salvo.

Lui è MAIS e per me è il simbolo di quello che sta succedendo in Romagna. – scrive su Facebook Gozzi –  Mais è rimasto con l’acqua alla pancia per due giorni. Una volta recuperato ha fatto 3 km tra acqua alta 120 cm e correnti. Mais ha 18 mesi. Era stremato e senza forze ma è andato avanti. Grazie a lui anche la mia stanchezza è andata in secondo piano Mais rappresenta la Romagna, si va avanti non si molla, tutto finirà e sarà più bello di prima.

Se l’asinello è riuscito a mettersi in salvo è grazie alla dottoressa Gozzi e ai tanti volontari del Centro fauna selvatica Il Pettirosso, che hanno messo a disposizione barche e altri mezzi per trasportare gli animali in difficoltà. Un grande lavoro di squadra che ha fatto la differenza.

Sono migliaia gli animali, specialmente i randagi e quelli rinchiusi negli allevamenti, che hanno trovato la morte, travolti – in molti casi nell’indifferenza – dalla furia dell’acqua.

In questo terribile dramma l’asinello Mais rappresenta un simbolo di speranza. Quella speranza che sta animando gli abitanti dell’Emilia-Romagna, che – con dignità e straordinaria forza – si stanno pian piano rialzando, pronti a ricostruire ciò che l’alluvione ha portato via loro.

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Fonti: Centro riabilitativo Loto/Centro di recupero fauna selvatica Il Pettirosso

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