Piccoli “Goonies” crescono: dopo 35 anni in arrivo il sequel del film cult anni ‘80

Nessuno ci sperava più (o forse sì): tornano i Goonies, ma non ragazzini, cresciuti di 35 anni. Lo ha annunciato dallo sceneggiatore Adam F. Goldberg

Nessuno ci sperava più (o forse sì): tornano i Goonies, ma non ragazzini, cresciuti di 35 anni. Lo ha annunciato dallo sceneggiatore Adam F. Goldberg su Twitter, che promette l’uscita al cinema appena si potrà riprendere la vita come la ricordiamo prima della pandemia.

Mickey, Brand, Chunk e Mouth, quattro ragazzini del quartiere Goon Docks di Astoria, nell’Oregon (Usa) sono spaventati: il club del golf ha sfrattato i propri genitori con l’intento di radere al suolo l’intero quartiere.

Ma durante l’ultimo week-end sul posto, uno dei ragazzi scopre nella propria soffitta un’antica mappa spagnola, appartenuta a Willy l’Orbo, un pirata del XVII secolo. Tutti decidono così di scovare il tesoro che l’Orbo ha seppellito da qualche parte nei dintorni. Iniziano così una serie di mirabolanti disavventure per i 4 piccoli incoscienti quanto coraggiosi.

Era il 1985, usciva nella sale ‘The Gonnies’, un film che ha segnato un’epoca, tanto che tutti (o quasi) i quarantenni di oggi non hanno dimenticato la celebre pellicola, sperando in un ritorno in qualche forma.

Lo scorso dicembre tutti gli appassionati erano stati già in parte accontentati, con la sorpresa della Warner Bros che ha riproposto nelle sale il remake, una versione completamente restaurata in 4k.

Ma ora c’è di più: sta per arrivare il sequel. Dopo 9 anni di lavoro, Adam F. Goldberg annuncia di aver finito la scrittura del film, che definisce il suo capolavoro e spiega come fosse già in programma un incontro con il regista della versione originale Richard Donner, purtroppo rimandato a causa del lockdown in corso ormai in quasi tutto il mondo.

Coronavirus permettendo, quindi, scopriremo cosa è accaduto ai 4 ragazzini divenuti ormai adulti. Che, lo immaginiamo, avranno altre avventure da raccontarci.

Promesso” scrive Goldberg.

Fonti di riferimento: Adam F. Goldber/Twitter

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