Il testamento di un albero: la toccante poesia di Trilussa che ci insegna la generosità

Una meravigliosa poesia del poeta romano Trilussa, pseudonimo anagrammatico di Carlo Alberto Camillo Mariano Salustri ci insegna una grande lezione di generosità che arriva dalla natura. In occasione dell' anniversario della nascita dello scrittore (26 ottobre 1871), facciamo tesoro delle sue toccanti parole

A parlare è un albero, che è arrivato alla fine del suo ciclo vitale. Per questo, annuncia il suo testamento testamento, lasciando in dono agli altri esseri viventi  fiori, foglie e legno.

“Il testamento di un albero”

Un Albero di un bosco

chiamò gli uccelli e fece testamento:

– Lascio i fiori al mare,

lascio le foglie al vento,

i frutti al sole e poi

tutti i semi a voi.

A voi, poveri uccelli,

perché mi cantavate le canzoni

nella bella stagione.

E voglio che gli sterpi,

quando saranno secchi,

facciano il fuoco per i poverelli.

Però vi avviso che sul mio tronco

c’è un ramo che dev’essere ricordato

alla bontà degli uomini e di Dio.

Perché quel ramo, semplice e modesto,

fu forte e generoso: e lo provò

il giorno che sostenne un uomo onesto

quando ci si impiccò.

Trilussa

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