Abueland: le ironiche illustrazioni che descrivono ‘La sindrome del nonno schiavo’

Abueland, il progetto di una geniale illustratrice che racconta la sindrome del nonno schiavo attraverso delle vignette ironiche.

Se un tempo i nonni andavano in pensione per rilassarsi dopo tanti anni di lavoro, oggi la loro condizione è decisamente cambiata, impegnati come sono ad aiutare i figli nell’impegnativa gestione dei nipoti.

Condizione a cui l’illustratrice Joly Navarro Rognoni ha dato un nome, la sindrome del nonno schiavo, dedicando allo scottante e attuale tema alcune illustrazioni che, con ironia, descrivono la difficoltà di molti anziani di conciliare la cura dei nipoti con la propria vita personale.

Le vignette dedicate all’argomento, che denunciano la difficoltà di essere nonni oggi, fanno parte del progetto “Abueland“, così descritto:

Abueland sono vignette per ridere e riflettere. Abueland è il ritratto del momento sociale in cui viviamo rispetto alla genitorialità e in cui recitano i nostri padri e le nostre madri. Abueland sono conversazioni nel parco, gite scolastiche, vacanze estive, i giorni in cui i nostri figli si ammalano e non possiamo smettere di lavorare.

Nonno schiavo

Abueland

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Nelle vignette i nonni volano dove necessario per fornire il loro prezioso aiuto, partecipano a corsi di Yoga con i nipoti, frequentano piscine per imparare a nuotare circondati dai marmocchi, insomma, sono ovunque ci sia bisogno, a dispetto della fatica.

Un progetto personale che nasce, come spiega l’illustratrice, con l’intenzione di far riconoscere il ruolo svolto dai nonni, far riflettere e mettere in luce i modelli genitoriali attuali:

Abueland è un progetto personale nato con tre intenzioni: Rendi visibile e riconosci il ruolo che le nonne e i nonni svolgono ora nella cura delle nostre creature. Rifletti , dall’umorismo, sulla benedetta conciliazione e sul valore delle cure. Descrive gli attuali modelli genitoriali e contrasta con i modelli dominanti delle generazioni passate.

Abueland Abueland Abueland

In un video l’illustratrice rivela di essersi accorta di questo problema dopo la nascita del secondo figlio, e di aver cominciato a notarlo ascoltando le lamentele dei nonni al parco, desiderosi di mettersi a disposizione per i figli, ma al tempo stesso sfiniti da questo duro lavoro.

Una critica nei confronti di un intero modello sociale, dato che i genitori stessi sono spesso ingabbiati in situazioni lavorative che tolgono spazio alla famiglia, costringendo i nonni a svolgere un ruolo che non gli compete. E l’illustratrice conclude:

“Il messaggio è diretto: prendiamo più cura dei nostri nonni “.

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Laura De Rosa

Photo Credit: Jolylustra

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