Le svastiche tornano a Fiumicino e cancellano i versi dei poeti che le coprivano 

Le scritte di Forza Nuova, apparse sui muri di Fiumicino, erano state coperte da manifesti con versi dei poeti. Un modo per rispondere con la poesia ai rigurgiti neofascisti ma la scorsa notte qualcuno ha disegnato delle svastiche sui versi dei poeti

Le scritte di Forza Nuova, apparse sui muri di Fiumicino, erano state coperte da manifesti con versi dei poeti. Un modo per rispondere con la poesia ai rigurgiti neofascisti ma la scorsa notte qualcuno ha disegnato delle svastiche sui versi dei poeti.

È accaduto sul litorale romano. Ieri mattina i versi di William Shakespeare, Giacomo Leopardi, Giuseppe Ungaretti e altri grandi poeti erano apparsi sotto forma di manifesti.

Questi ultimi, apposti da una mano anonima su muri, paline dell’autobus e cartelli stradali, avevano lo scopo di rendere illeggibili le scritte neofasciste e i simboli di Forza Nuova che avevano deturpato le mura di Fiumicino, alle porte di Roma.

Dal Dolce Stil Novo ai poeti inglesi. Sui volantini che hanno ricoperto tutte le vie centrali lungo la passerella pedonale sul Tevere, erano apparsi i versi provenienti da varie correnti poetiche, compresa quella di Ungaretti, notoriamente fascista. Il poeta infatti firmò anche il Manifesto degli intellettuali fascisti, nel 1925.

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Ma la scorsa notte sono stati strappati o ricoperti di vernice nera con il simbolo della svastica ad oscurare le poesie. Un gesto che non poteva passare inosservato e che ha indignato il web.

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“Alla poesia si risponde con la pochezza. Non hanno altre armi se non il loro marciume. E come marciume prima o poi saranno smaltiti. La poesia continuerà a esistere, eterna e immutata. Incomprensibile ai loro cervelli atrofizzati. La cultura con la sua purezza fa paura. Potranno coprirle di svastiche ma non potranno cancellare i poeti” è uno dei commenti apparsi su Facebook.

Non possiamo che essere d’accordo.

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Francesca Mancuso

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