Ora puoi dormire una notte come un vero carcerato nella prigione più antica del Regno Unito

Un’esperienza sicuramente non adatta a chi è facilmente suggestionabile, ma chi vanta un cuor di leone, può provare a dormire nella Somerset’s Shepton Mallet Prison, una ex prigione nel Regno unito che secondo la leggenda è infestata dai fantasmi.

Un’esperienza sicuramente non adatta a chi è facilmente suggestionabile, ma chi vanta un cuor di leone, può provare a dormire nella Somerset’s Shepton Mallet Prison, una ex prigione nel Regno unito che secondo la leggenda è infestata dai fantasmi.

A vedere le foto certo non possiamo parlare di un hotel a 5 stelle. Abbandonata da tempo, la prigione ha mantenuto nella struttura il mood carcerario: cellette con letti in ferro, minuscoli bagni e soprattutto porte su porte.

Eppure da quando nel 2017 la prigione conosciuta anche come Cornhill ha aperto i battenti, sono in tanti coloro che hanno voluto passare una notte qui forse per sentire i famosi fantasmi di cui si parla tanto.
Situata nel Somerset è stata chiusa nel 2013, ed era la prigione più antica del Regno Unito dove erano rinchiusi ben 189 prigionieri.

shepton-mallet-prison

La struttura costruita agli inizi del 1600,in realtà era già visitabile durante le ore diurne, adesso (non tutti i giorni) è possibile prenotare il turno in notturna. Ma attenzione, chi si cimenta in questa esperienza, dovrà vivere per una notte come un vero e proprio carcerato: cella, letto scomodo, bagno in comune, pasti a base di zuppa e in più una battuta di caccia ai fantasmi che dovrebbero poi essere gli animi in pena degli ex carcerati impiccati in prigione.

Se nulla di tutto ciò ti ha scoraggiato, la compagnia Bump in the Paranormal Night UK offre la possibilità di trascorrere una notte lì, ma gli stessi giurano che non si dorme per celle che sbattono e passi lunghi i corridoi!

Per i più impavidi qui tutte le informazioni

Leggi anche:

Dominella Trunfio

Foto

Foto cover

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook