Palmira, l’Arco di Trionfo che non vedremo mai più

L'Arco di Trionfo di Palmira è stato distrutto. E' un altro pezzo di storia che non vedremo più per colpa della mano dell’uomo. Questa volta però i cambiamenti climatici, l’industrializzazione e via dicendo, c’entrano ben poco. Entrano in scena dinamiche più contorte legate a parole come rivendicazione, odio, guerra

L’Arco di Trionfo di Palmira è stato distrutto. È un altro pezzo di storia che non vedremo più per colpa della mano dell’uomo. Questa volta però i cambiamenti climatici, l’industrializzazione e via dicendo, c’entrano ben poco. Entrano in scena dinamiche più contorte legate a parole come rivendicazione, odio, guerra. E a pagarne le conseguenze sono monumenti, sculture, musei ovvero tutti quei luoghi dell’arte che ci parlano del nostro passato, della nostra storia.

L’Isis colpisce di nuovo, i miliziani hanno fatto saltare in aria l’Arco di Trionfo di Palmira, vestigia di epoca romana di oltre duemila anni. A comunicarlo è il sovrintendente alle antichità siriane:

Abbiamo ricevuto informazioni dal posto, secondo le quali l’Arco di trionfo è stato distrutto ieri (domenica). Lo Stato Islamico lo aveva minato qualche settimana fa, ha detto Mamoum Abdelkarim.

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Non si ferma, dunque lo scempio a opera dell’esercito dello stato islamico che aveva conquistato il sito archeologico nel maggio scorso, mentre il 19 agosto aveva decapitato il custode, l’archeologo Khaled Assad, appendendo la sua testa a una colonna romana.

Siamo di fronte a una distruzione metodica della città. La voglio radere al suolo completamente. Sappiamo che l’Isis ha minato altri monumenti. Vogliono distruggere l’anfiteatro e il colonnato. Ormai abbiamo paura per tutta la città antica, ha concluso Abdelkarim, lanciando un appello: “la comunità internazionale deve agire per salvare Palmira.

Situato all’ingresso del celebre colonnato del sito di epoca romana patrimonio mondiale dell’umanità Unesco, l’Arco di trionfo era un’icona di Palmira. Prima della distruzione, Khaled Al Homsi, archeologo e attivista dei diritti umani, ha twittato una foto del monumento indicando con dei segni rossi le parti dell’arco che non esisterebbero più: la sommità centrale e quella dei due archi laterali.

Dominella Trunfio

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