Addio McCoy Tyner: il grande pianista jazz ci lascia a 81 anni

Ci ha lasciato nella sua casa nello stato Usa del New Jersey: McCoy Tyner, il pianista dell’indimenticabile quartetto jazz anni ‘60 di John Coltrane

Ci ha lasciato nella sua casa nello stato Usa del New Jersey: McCoy Tyner, il pianista dell’indimenticabile quartetto jazz anni ‘60 di John Coltrane, è morto nella serata di ieri 6 marzo. Lo ha annunciato il nipote Colby ai media statunitensi.

Hanno incorniciato di suoni e colori indimenticabili gli anni ’60: McCoy Tyner, Bill Evans, Herbie Hancock, Chick Corea e pochi altri sono state le principali (e indimenticabili) espressioni del jazz moderno, con i quali tutti i colleghi, prima o poi, si sono dovuti confrontare.

Come confermato dagli gli esperti, il suono del grande pianista ha contribuito a creare l’atmosfera della musica di Coltrane e, in una certa misura, tutto il jazz negli anni ‘60. Tyner ha suonato nel leggendario quartetto dal 1960 al 1965, anni d’oro anche per la musica.

In un’intervista del 1961 Coltrane disse: “Il mio attuale pianista, McCoy Tyner, “trattiene” le armonie e questo mi permette di dimenticarle. È come se mi desse le ali. Di tanto in tanto mi lascia decollare da terra”.

Parole che non possono che essere riferite ad un immenso musicista.

A 16 anni già suonava a livello professionale, ma il debutto discografico fu nel 1960 con il gruppo Jazztet, un sestetto molto forte guidato dal sassofonista Benny Golson e dal trombettista Art Farmer con l’album ‘Meet the Jazztet’.

Ma fu il quartetto di John Coltrane a lanciarlo definitivamente, con Elvin Jones alla batteria e Jimmy Garrison al contrabbasso, anche se ci volle più di un decennio dopo averlo lasciato a far conquistare al pianista fama internazionale (e indipendente).

Con una musica che non si è più persa e che continuerà anche dopo la sua morte ad essere ricordata.

Che la terra ti sia lieve McCoy.

Fonti di riferimento: New York Times / Afp

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