“L’occasione fa l’uomo lardo”: il libro per capire come difenderci dalle frodi

Per difendere il cibo, i prodotti tipici italiani e i consumatori dalle truffe agroalimentari, Altreconomia ha edito "L'occasione fa l'uomo lardo", un vero e proprio "manuale di resistenza", come viene definito, per fare chiarezza dal campo alla tavola

Sicurezza alimentare: quanto sappiamo di quello che mettiamo in tavola? I nostri prodotti tipici Made in Italy sono spesso minacciati da contraffazioni e frodi e dalla concorrenza dei “pittoreschi” prodotti “Italian Sounding”, che sono peraltro illegali.

Per difendere il cibo, i prodotti tipici italiani e i consumatori dalle truffe agroalimentari, Altreconomia ha edito “L’occasione fa l’uomo lardo“, un vero e proprio “manuale di resistenza“, come viene definito, per fare chiarezza dal campo alla tavola, tra bresaola di zebù, “Parmesan” e altri epigoni del Parmigiano Reggiano, riso “Karnak” e molti altri cibi di cui sappiamo poco o nulla.

L’autore, Eduardo Grottanelli de’ Santi, geografo, studioso di storia del territorio e giornalista, prende spunto dalla definizione di “prodotto tipico” per mostrare che il concetto di tradizione è in realtà la più moderna e avanzata forma di cura del territorio e del paesaggio, della nostra stessa identità e storia. Fa inoltre chiarezza sui “marchi di qualità comunitari” (DOP, DOC, IGP) e su tutte le forme di certificazione che hanno il ruolo di garantire la nostra sicurezza alimentare in tema di prodotti agricoli.

Ma non si ferma a questo. A creare “l’uomo lardo” sono i patti stipulati tra potenze globali, Paesi ricchi, multinazionali del cibo, organismi finanziari internazionali che, quasi sempre in nome del libero scambio, mettono a rischio la biodiversità, il benessere dei contadini e dei piccoli produttori, la genuinità dei prodotti e a volte anche la nostra salute.

LEGGI anche: TTIP: i 12 rischi dell’accordo commerciale UE-USA (petizione)

Le alternative, allora, quali sono? Una informazione costante e indipendente, nuove forme di consumo consapevole e responsabile, la creazione di gruppi di acquisto solidali e dei mercati contadini, la ricostruzione di una propria “food policy” dove la fiducia e la conoscenza del produttore contano più delle certificazioni e si restituisce la parola ai contadini che, per esempio, ad Expo non hanno messo piede.

cop uomolardo

Parte integrante del libro sono poi le 20 storie di prodotti da conoscere, dall’olio extravergine d’oliva alla pasta, dalle conserve di pomodoro alla mozzarella, dal riso agli agrumi, con tanto di magagne di cui bisogna essere al corrente e i consigli per i consumatori.

Insomma, quello che ci resta per evitare brutte sorprese a tavola è prediligere sempre il Made in Italy ed evitare quanto più possibile offerte a prezzi stracciati e prodotti low cost, dietro ai quali potrebbero nascondersi ricette modificate, ingredienti di bassa qualità e metodi di produzione alternativi di dubbia qualità.

Germana Carillo

LEGGI anche:

Agromafie 2015: incassi per 60 miliardi con il falso Made in Italy

Sicurezza alimentare: da IBM il nuovo sistema per prevedere i cibi contaminati

Sicurezza alimentare: il cibo italiano e’ il meno contaminato del mondo, ma attenzione ai prodotti low cost

Truffe alimentari: 10 regole per il consumatore. Il decalogo dei NAC

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook