In questa università italiana puoi prendere una laurea in Natura

La Libera Università del Bosco (LUB) è una nuova proposta formativa che vuole insegnare competenze utili ristabilendo il giusto rapporto con il territorio, la natura e gli antichi saperi.

La Libera Università del Bosco (LUB) è una nuova proposta formativa che vuole insegnare competenze utili ristabilendo il giusto rapporto con il territorio, la natura e gli antichi saperi.

Sul Monte Brianza, grazie al lavoro della Cooperativa Sociale Liberi Sogni Onlus, è nata questa originale “università” aperta a tutti (bambini e famiglie, educatori, insegnanti, giovani e adulti che hanno abbandonato i più tradizionali percorsi di studio).

L’originale percorso formativo all’aria aperta permette di studiare in modo originale e al passo coi tempi, insegnando il rapporto tra uomo e bosco e favorendo lo scambio tra antichi saperi e pratiche moderne.

Tante persone oggi sentono il bisogno di ristabilire un rapporto con la natura e questa università favorisce proprio l’apprendimento, non nelle aule con l’utilizzo della tecnologia, ma attraverso l’esperienza nel bosco aiutando anche a maturare una maggiore consapevolezza ecologica.

Come si legge sul sito dell’iniziativa, i percorsi formativi proposti sono occasioni di incontro per:

  •  riscoprire i saperi e i mestieri relativi alla gestione e alla valorizzazione ecologica della risorsa bosco
  •  sviluppare percorsi di crescita personale e di consapevolezza ecologica e planetaria.

Il tutto viene fatto tramite corsi, laboratori, seminari ma anche itinerari tematici nel bosco, campus, eventi e momenti conviviali che aiutano a risvegliare i sensi e che insegnano a fare con le mani, quindi a re-imparare a fare cose concrete, competenze ai tempi d’oggi spesso dimenticate.

La LUB è dislocata tra i comuni di Valgreghentino, Airuno e Colle Brianza e si estende a tutta la provincia di Lecco. Durante tutto l’anno propone:

  • il percorso esperienziale “Natura Maestra di vita” (nove mesi di lezioni teorico-pratiche in natura)
  • vari corsi di ripristino di sentieri e torrenti,
  • attività di citizen science (siamo tutti scienziati)
  • laboratori esperienziali (cucina naturale, eco-printing…)
  • esperienze immersive alla scoperta dei suoi abitanti vegetali ed animali
  • sessioni di land art e di storytelling
  • percorsi di benessere e crescita personale improntati all’eco-psicologia
  • itinerari tematici
  • occasioni conviviali per fare comunità attorno ad un nuovo modo di vivere il bosco

Come hanno spiegato gli ideatori:

“Siamo stati suggestionati dalle idee alla base dell’università popolare e soprattutto da una visione intergenerazionale di percorsi formativi di questo genere, dopo aver realizzato, attraverso l’esperienza sul campo che abbiamo fatto in questi anni, che le persone che possono vivere esperienze di natura insieme ne traggono tutte beneficio a più livelli”

E chissà che questo genere di formazione non possa permettere poi ai partecipanti di aprire una propria attività eco-sostenibile.

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Francesca Biagioli

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