La Gabbianella e il Gatto, l’intramontabile storia di coraggio che ci insegna a volare

Storia, significato spirituale e insegnamenti della celebre opera di Sepulveda, che è diventata anche il cartone animato italiano più visto di sempre.

Una storia che ha commosso il mondo. La Gabbianella e il Gatto continua ad affascinare grandi e piccoli. Amicizia, coraggio, integrazione, c’è questo e molto altro nel lungometraggio ispirato all’opera di Sepulveda. Il 23 dicembre l’emozionante film d’animazione compie 24 anni.

Un compleanno importante quello della Gabbianella e del gatto, il cartone animato italiano più visto di sempre. Tratto dal capolavoro di Luis Sepulveda “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, pubblicato due anni prima nel 1996, il libro racchiude in se una serie di preziosi insegnamenti.

Leggi anche: Le lezioni di vita racchiuse nell’emozionante film d’animazione “Il Re Leone” (uscito in Italia 28 anni fa)

La storia

La vicenda si svolge ad Amburgo. Qui, uno stormo di gabbiani di ritorno dalla migrazione incappa nella cosiddetta “peste nera”, una chiazza di petrolio fuoriuscita in mare. Mentre pescava, la gabbiana Kengah, pronta per deporre il suo uovo, rimane invischiata. Il povero animale riesce a liberarsi finendo nel balcone di una casa. Lì vive il gatto Zorba.

La gabbiana, stremata depone il suo uovo e chiede al gatto di farle tre promesse: non mangiare l’uovo, prendersi cura del piccolo e insegnargli a volare. A nulla valgono gli sforzi di Zorba e dei suoi amici gatti, Segretario e Colonnello. La gabbiana muore. Poco dopo, grazie anche alle cure amorevoli di Zorba, nasce la gabbianella Fortunata.Superando molte difficoltà, i gatti riescono a farle crescere dentro il desiderio di volare. Così, dopo una serie di vicissitudini, gli amici aiutano la gabbianella a gettarsi dal campanile di San Michele, spiccando il suo primo volo.

Il significato spirituale e gli insegnamenti

Dietro l’opera di Sepulveda ci sono numerosi temi. Si tratta innanzitutto di una storia di amicizia che va al di la delle specie, ma anche una storia di coraggio. Fa capolino anche l’inquinamento e la peste nera, il petrolio che sporca il mare uccidendo di fatto la povera gabbiana Kengah.

Ma al centro della vicenda c’è la splendida lezione di integrazione, l’amicizia tra due specie altrimenti antagoniste, i gatti e gli uccelli. La piccola gabbianella nasce e cresce grazie alle cure del gatto, che la aiuta pur essendo diversa da lui e dai suoi amici. Convivere col “diverso” innesca un meccanismo meraviglioso, un dare e ricevere continuo. Da una parte grazie a Zorba, Fortunata imparerà a superare le proprie paure e a ritrovare la propria identità, imparando addirittura a volare. Dall’altra, il gatto sperimenterà il fatto che l’occhio dell’amore non vede differenze ma che si può amare anche chi non ci somiglia.

Proprio questo sentimento spinge Zorba a infrangere la legge del suo regno e a rivelare a un umano la propria intelligenza pur di aiutare Fortunata a essere una vera gabbiana: chiede così a un poeta come fare per aiutare la gabbianella a volare.

Non è solo l’uccello a spiccare il volo. Metaforicamente, anche il gatto lo fa superando i propri limiti e dimostrando il coraggio necessario per superare quelle che appaiono come difficoltà insormontabili.

Una storia che a oltre 20 anni di distanza è quanto mai attuale, portando un significato di speranza e di integrazione a un’umanità sempre più ripiegata verso se stessa. Dovremmo imparare dalla gabbianella a lasciarci andare, a volare per cercare di raggiungere i nostri sogni, e dal gatto ad amare l’altro, quello che all’apparenza è diverso da noi. È questo il vero atto di amore.

Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook