Fuga dal museo: le statue del Mann ‘scappano’ per visitare i luoghi più belli di Napoli

Le statue del Museo Archeologico Nazionale di Napoli (Mann), stanche della loro staticità, scappano in una vera e propria fuga alla scoperta di Napoli. Non è un film e, ovviamente, neanche la realtà. Si tratta di un’originale mostra fotografica che sarà inaugurata i primi di dicembre.

Le statue del Museo Archeologico Nazionale di Napoli (Mann), stanche della loro staticità, scappano in una vera e propria fuga alla scoperta di Napoli. Non è un film e, ovviamente, neanche la realtà. Si tratta di un’originale mostra fotografica che sarà inaugurata i primi di dicembre.

Una mostra decisamente insolita, le cui parole chiave sono sorriso e leggerezza, è quella che si inaugura il 2 dicembre nella Sala del Toro Farnese del Museo Archeologico di Napoli. Parliamo di “Fuga dal Museo”, un’installazione fotografica che riesce ad unire insieme l’antica bellezza e l’austerità delle sculture della Collezione Farnese con la modernità della vita partenopea.

L’idea e la realizzazione sono di Dario Assisi e Riccardo Maria Cipolla che propongono 40 fotomontaggi in cui le sculture “scappate” dal museo vivono i luoghi più belli o rappresentativi di Napoli.

Vediamo le famose statue del Mann, tra cui i capolavori di Canova, che partono alla scoperta dei vicoli, delle strade e degli angoli più caratteristici di questa splendida città come Piazza del Plebiscito, Castel dell’Ovo, il Petraio, il lungomare, i vicoli del centro storico. Nonostante le loro nobili origini e l’austerità che le caratterizza, le sculture non disdegnano neppure la vita “vera” di chi prende i bus e le metro, gira in scooter o stende i panni.

Tanto per fare qualche esempio, vediamo la Venere di Capua impegnata a stendere le lenzuola su un balcone nei quartieri spagnoli, la danzatrice del Canova fare una passeggiata lungo Vico San Domenico, il Doriforo aspettare il bus sul lungomare Caracciolo mentre Amore e Psiche godersi un nuovo scenario per il loro intenso abbraccio, il Real Orto Botanico.

Come hanno spiegato i due artisti:

“Il nostro progetto nasce dalla volontà di dare vita alle statue del MANN, rendendole vere creature che interagiscono con la realtà. Le sculture divengono persone, che si aggirano per le città, desiderose di scoprirne i misteri, le bellezze e le paure”.

Un’idea divertente non trovate?

La mostra sarà visitabile fino al 24 febbraio 2020.

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