Frida Kahlo: storia, opere e frasi celebri della grande pittrice messicana simbolo di resilienza 

Chi era Frida Kahlo? Perché ancora oggi se ne parla ed è diventata un’icona globale della moda e del femminismo? Ripercorriamo la sua travagliata e affascinante esistenza

Chi l’avrebbe mai detto che un paio di sopracciglia potessero diventare così iconiche a livello globale. Forse non Frida Kahlo, la cui vita è stata sempre una montagna russa di eventi, piena di travagli, costellata di tragedie e momenti di difficoltà estrema.

O forse invece sì? Dopotutto, il genio è qualcosa di molto difficile da afferrare del tutto, e spesso i critici passano anni a cercare di capire cosa passi nella mente delle persone geniali. Lo capiremo mai fino in fondo? Ha importanza alla fine? Probabilmente no, e la cosa più importante è soffermarsi ad ammirare le opere di questi artisti straordinari. Questa volta ci occuperemo di Frida Kahlo, studiandone la vita, così da poter apprezzare ancor di più i suoi lavori.

Molto più di un’artista, una donna per ogni tempo, un’icona anticonvenzionale. Frida – al secolo Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón – è considerata una delle più grandi artiste messicane. Ha iniziato a dipingere principalmente autoritratti dopo essere rimasta ferita in un incidente d’autobus. Ma chi era Frida Kahlo? Perché ancora oggi se ne parla ed è diventata un’icona globale della moda e del femminismo?

È un fatto che Frida Kahlo sia oggi un punto di riferimento di indipendenza e di stile. Artisti, designer e studiosi l’hanno fatta assurgere a musa e a mito incontrastato, incarnazione della resilienza per la sua capacità di imparare e rinascere dalle proprie sconfitte.

La sua storia, attraversata da sofferenze, dolori e solitudine, affascina chiunque ne entri in contatto. Vero è che Frida è passata alla storia per la sua caparbietà, tipica di una donna della prima metà del XX secolo che ha voluto con tutte le forze muovere i primi passi verso una vera indipendenza.

Oggi, Frida pittrice e interprete delle donne è protagonista di numerosissime mostre anche in Italia.

Murales di Frida Kahlo

Murales di Frida Kahlo, Brett Sayles – Pexels.com

Biografia

Per una comunista convinta, usare il profumo francese Shalimar e lo smalto rosso era un modo visionario di riconciliare qualcosa che, al resto del mondo, sembrava impossibile: femminilità e femminismo

Eccola, Frida sinonimo di rivincita e di forza femminile.

Frida nacque a Coyoacán il 6 luglio del 1907, nonostante le piacesse raccontare di essere nata nel 1910, perché si sentiva figlia della rivoluzione messicana di quell’anno e del Messico moderno. Morì giovane, a soli 47 anni, segnati da una polio all’età di sei anni, da uno spaventoso incidente e dalla passione per il pittore muralista Diego Rivera.

Il padre di Frida Kahlo, Wilhelm (detto anche Guillermo), era un fotografo tedesco immigrato in Messico dove conobbe e sposò sua madre Matilde. Frida aveva due sorelle maggiori, Matilde e Adriana, e una sorella minore, Cristina.

Nel 1922, Frida Kahlo si iscrisse alla rinomata National Preparatory School. Era una delle poche studentesse a frequentare la scuola e divenne famosa per il suo spirito gioviale e il suo amore per i vestiti e i gioielli tradizionali e colorati. In quegli anni, cominciò a frequentare un gruppo di studenti politicamente e intellettualmente attivi, aderendo poi alla Young Communist League e al Partito comunista messicano.

Iconografia di Frida Kahlo, Tim Mossholder - Pexels.com

Iconografia di Frida Kahlo, Tim Mossholder – Pexels.com

L’incidente

Il 17 settembre 1925, Frida Kahlo e Alejandro Gómez Arias, un compagno di scuola con il quale era coinvolta sentimentalmente, viaggiavano insieme su un autobus quando il veicolo si scontrò con un tram. Frida fu letteralmente impalata da un corrimano in acciaio, che entrò da un fianco e uscì dall’altro. Riportò, ovviamente, diverse gravi ferite, tra cui fratture alla colonna vertebrale e al bacino.

Dopo aver soggiornato all’ospedale della Croce Rossa a Città del Messico per diverse settimane, Firda tornò per recuperare ulteriormente, ma non si riprese mai del tutto. Cominciò a dipingere durante la sua guarigione e finì il suo primo autoritratto l’anno seguente, che andò in dono a Gómez Arias.

L’amore con Diego

Un amore passionale e tormentato. Nel 1929, Frida Kahlo e il famoso muralista messicano Diego Rivera si sposarono. Kahlo e Rivera si incontrarono per la prima volta nel 1922, quando lui andò a lavorare a un progetto nel suo liceo. Cominciarono una relazione solo nel 1928 e durante i loro primi anni insieme Frida spesso seguiva Diego in giro per il mondo. Nel 1930 presero casa a San Francisco, in California, poi andarono a New York e in seguito si trasferirono a Detroit, per un lavoro di Rivera al Detroit Institute of Arts.

Il periodo di Kahlo e Rivera a New York nel 1933 fu circondato da non poche polemiche. Su commissione di Nelson Rockefeller, Rivera creò un murale intitolato “Man at the Crossroads” nell’edificio RCA al Rockefeller Center. Rockefeller fermò i lavori del progetto dopo che Rivera incluse un ritratto del leader comunista Vladimir Lenin nel murale. Mesi dopo questo “incidente”, la coppia tornò in Messico e andò a vivere a San Angel, in Messico.

Ma mai ebbero una unione pacifica, vista i numerevoli tradimenti di Rivera, compreso quello con sua sorella Cristina. Attraversarono così lunghi periodi di separazione, ma si unirono per aiutare il comunista sovietico in esilio Leon Trotsky e sua moglie Natalia nel 1937. Kahlo divorziò da Rivera nel 1939, ma si risposarono nel 1940.

La casa di famiglia dove Frida Kahlo è nata e cresciuta, in seguito denominata Blue House o Casa Azul, è stata aperta come museo nel 1958. Situato a Coyoacán, Città del Messico, il Museo Frida Kahlo ospita reperti dell’artista e importanti opere tra cui Viva la Vida (1954), Frida and Caesarean (1931) e Ritratto di mio padre Wilhelm Kahlo (1952).

La personalità di Frida Kahlo

L’abbigliamento di Frida? Ancora oggi abbaglia e persuade. Gioielli vistosi e corone di fiori, abiti tradizionali colorati e foulard enormi a ricoprire tristezze e dolori. Frida Kahlo si prendeva cura del suo aspetto con una sicumera fuori dal suo tempo, con tanto della celebre fragranza Shalimar (creato nel 1925 da Jacques Guerlain) e labbra di rosso pittate.

Un modo di vestire – ancora oggi fonte d’ispirazione per molti stilisti – che probabilmente voleva essere anche un invito a ricercare se stessi e ad avere coraggio nel presentarsi per come si è, anche fragili. A renderla Frida Kahlo nei decenni sono le sue sopracciglia, che sfoggiava con orgoglio: anche questo un modo per dire al mondo che lei c’era con tutto il suo bagaglio di personalità, anche se nell’animo era debole e affaticata.

vestiti fridaCoyoacán, Messico – Blue House, la casa storica e museo d’arte dedicato alla vita e all’opera dell’artista messicana
Il suo stile ebbe un profondo cambiamento dopo il divorzio con Diego Rivera. Frida decise di ribellarsi eliminando tutto quello che al marito era sempre piaciuto di lei e così tagliò i suoi capelli e iniziò a indossare alberi maschili.

Le opere più importanti

Molte delle opere di Frida Kahlo sono autoritratti. Alcuni dei suoi dipinti più importanti includono:

  • Frieda e Diego Rivera (1931): Frida mostrò questo dipinto alla sesta mostra annuale della San Francisco Society of Women Artists, la città in cui al momento viveva con Rivera. Nel lavoro, dipinto due anni dopo il matrimonio, Kahlo tiene delicatamente la mano di Rivera mentre afferra una tavolozza e pennelli con l’altra. Una posa rigidamente formale che lascia intravedere la futura relazione tumultuosa della coppia. Il lavoro ora è al Museo di Arte Moderna di San Francisco.
  • Henry Ford Hospital (1932): nel 1932, Frida incorporò elementi grafici e surreali nel suo lavoro. In questo dipinto, una Frida nuda appare su un letto d’ospedale con diversi oggetti – un feto, una lumaca, un fiore e altri – che fluttuano intorno a lei e collegati a lei da corde rosse. Come con i suoi autoritratti precedenti, il lavoro era profondamente personale, raccontando la storia del suo secondo aborto.
  • The Suicide of Dorothy Hale (1939): a Frida fu chiesto di dipingere un ritratto dell’amica attrice Dorothy Hale, che si era suicidata all’inizio del ’39 saltando da un grattacielo. Il dipinto era inteso come un dono per la madre addolorata di Hale. Invece di un ritratto tradizionale, Kahlo dipinse la storia del tragico salto di Hale.

the suicide of dorothy hale

The Suicide of Dorothy Hale

  • The Two Fridas (1939): l’opera più famosa di Kahlo, mostra due versioni dell’artista seduta fianco a fianco, con entrambi i cuori esposti. Una Frida è vestita quasi tutta di bianco, ha un cuore danneggiato e macchie di sangue sui suoi vestiti. L’altro indossa abiti audaci e ha un cuore intatto. Si ritiene che queste figure rappresentino le versioni “non amate” e “amate” di Frida.
  • The Broken Column (1944): Firda Kahlo ha condiviso i dolori del suo corpo attraverso la sua arte. Questo dipinto raffigura una spaccatura di Frida quasi nuda , rivelando la sua colonna vertebrale come una colonna decorativa frantumata. Indossa anche un tutore chirurgico e la sua pelle è costellata di chiodi. Intorno a questo periodo, Kahlo ebbe diversi interventi chirurgici e indossò corsetti speciali.

Frida Kahlo come icona femminista

La sua importanza va oltre il mondo dell’arte, poiché Frida è diventata un simbolo del movimento femminista. Ha rivendicato con forza il ruolo della donna nella società, ribellandosi contro i tradizionali canoni artistici che raffiguravano le donne secondo stereotipi maschili. Sebbene fosse già un’artista di grande rilevanza nel suo tempo, l’importanza di Frida Kahlo è cresciuta ancor di più dopo la sua morte per cause naturali. Esperti e figure di spicco del suo tempo hanno riconosciuto e celebrato l’eredità lasciata dalla straordinaria pittrice messicana.

Frida Kahlo è una figura di spicco a livello mondiale per aver difeso i principi fondamentali del femminismo: autonomia, libertà di espressione, rivendicazione della personalità e indipendenza. Come pittrice, è stata una pioniera nell’autoritratto femminile in un’epoca in cui era comune che gli uomini ritraessero le donne. Il suo vasto lavoro grafico, esposto nella mostra Teatro Instante, rappresenta la materializzazione di questa sfida alle norme sociali dell’epoca. Il suo atto di ribellione, senza prevedere completamente l’impatto sul futuro, continua a permeare il nostro presente.

Frasi celebri

frida bio

La vita scorre e apre sentieri che non si percorrono invano. Ma nessuno può trattenersi, liberamente a giocare su quel sentiero, perché ritarda o devia il viaggio atomico e generale.

Che farei io senza l’assurdo?

Ho subito due gravi incidenti nella mia vita… il primo è stato quando un tram mi ha travolto e il secondo è stato Diego [Rivera].

Aspetto felice la partenza – e spero di non tornare mai più

L’angoscia e il dolore. Il piacere e la morte non sono nient’altro che un processo per esistere

Da quando mi sono innamorata di te, ogni cosa si è trasformata ed è talmente piena di bellezza… L’amore è come un profumo, come una corrente, come la pioggia. Sai, cielo mio, tu sei come la pioggia ed io, come la terra, ti ricevo e accolgo (lettera a Josè Bartoli, 1946)

Vorrei darti tutto quello che non hai mai avuto, e neppure così sapresti quanto è meraviglioso amarti

È lecito inventare verbi nuovi? Voglio regalartene uno: io ti cielo, così che le mie ali possano distendersi smisuratamente, per amarti senza confini.

Scegli una persona che ti guardi come se fosse una magia

La morte può essere crudele, ingiusta, traditrice…
Ma solo la vita riesce a essere oscena, indegna, umiliante.

La rivoluzione è l’armonia della forma e del colore e tutto esiste, e si muove, sotto una sola legge: la vita.

Piedi, perché li voglio se ho ali per volare?

L’amore? Non so. Se include tutto, anche le contraddizioni e i superamenti di sé stessi, le aberrazioni e l’indicibile, allora sì, vada per l’amore.
Altrimenti, no.

Dottore, se mi lascia bere questa tequila, prometto che al mio funerale non tocco un goccio

Dipingo autoritratti perché sono la persona che conosco meglio

Nessuno è separato da nessuno. Nessuno lotta per se stesso. Tutto è uno. L’angoscia e il dolore, il piacere e la morte non sono nient’altro che un processo per esistere. La lotta rivoluzionaria in questo processo è una porta aperta all’intelligenza.

Non credo che le rive di un fiume soffrano per lasciarlo andare

Ho provato ad affogare i miei dolori, ma hanno imparato a nuotare

La vita insiste per essere mia amica e il destino mio nemico

Non sono malata. Sono rotta. Ma sono felice, fintanto che potrò dipingere

Rinchiudere la propria sofferenza significa rischiare che ti divori dall’interno

Ogni “tic-tac” è un secondo della vita che passa, fugge e non si ripete. E in essa c’è tanta intensità e interesse che il problema è solo saperla vivere.

Seguici su Telegram | Instagram Facebook | TikTok | Youtube

Leggi anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook