Mister Empathy: il cartoon che racconta il potere dell’empatia (VIDEO)

Mettersi nei panni di un bambino che ritrova un palloncino rosso finito su un albero o di un senzatetto che chiede degli spiccioli per strada o ancora, in quelli di un’anziana seduta in una panchina. Un mondo grigio e triste può diventare colorato. Come? Grazie all’empatia.

Mettersi nei panni di un bambino che ritrova un palloncino rosso finito su un albero o di un senzatetto che chiede degli spiccioli per strada o ancora, in quelli di un’anziana seduta in una panchina. Un mondo grigio e triste può diventare colorato. Come? Grazie all’empatia.

Decisamente straordinario e molto coerente con la società in cui viviamo, il corto di Bruno Bozzetto, grande disegnatore e padre della scuola di animazione italiana, in poche ore è diventato virale e lui ce l’ha fatta: con il suo cartoon è riuscito a raccontare l’empatia.

La sfida è della nuova Fondazione Empatia Milano di Giannatonio Mezzetti, nata nel mese di luglio che ha appunto la mission di diffondere l’empatia, ovvero la capacità di comprendere a pieno lo stato d’animo altrui.

Non importa che si tratti di gioia o dolore, la cosa fondamentale è riuscire a sentire ciò che prova l’altro dentro di sé. E colpisce nel segno proprio Mister Empathy, l’uomo nato dalla matita di Bozzetto.

mister empatia

Esce di casa e tutto attorno a lui è grigio e triste, ma piano piano, in un minuto e mezzo di immagini, la sua strada si colora, si anima di luce riflessa negli occhi e negli atteggiamenti delle altre persone.

“Raccontare l’empatia è stata una delle sfide più complicate della mia carriera. All’inizio non credevamo di farcela”, spiega il cartoonist e continua:

“Dopo aver parlato a lungo con i membri di Fondazione Empatia Milano abbiamo capito che all’idea di partenza, quella di mettersi nei panni degli altri, serviva uno sviluppo “cinematografico”: dovevamo riuscire a mostrare l’effetto straordinario di quello scambio empatico che incontro dopo incontro ti arricchisce, ti rende diverso, ti fa guardare il mondo anche attraverso gli occhi degli altri. Il tutto in un minuto e mezzo”.

Bozzetto ha chiesto aiuto al linguaggio dei colori, che hanno ridato vitalità e definizione all’omino in grigio della sequenza iniziale e restituito visibilità ai personaggi che nei primi fotogrammi erano quasi trasparenti.

Dell’empatia ne avevamo parlato qui:

Animatori e illustratori assieme coadiuvati dalla forza evocativa della musica di Roberto Frattini. Il risultato, evocativo e poetico, racconta con le immagini ciò che le parole spesso non riescono a dire.

Dominella Trunfio

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