‘Libraio a domicilio’, l’iniziativa di una libreria indipendente di Torino per diffondere la cultura nella città paralizzata

Mattia Garavaglia, proprietario di una libreria indipendente di Torino, ha deciso di reagire alla paura e consegnare libri a domicilio.

Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto. E così, armi, bagagli e una buona bici macina chilometri, Mattia è bello che pronto a consegnare libri. Lui è Mattia Garavaglia, il proprietario di una libreria indipendente di Torino che ha deciso di reagire alla paura e diffondere il bello e la sensazione di sicurezza che può regalare un libro.

Come? Facendo consegne in bicicletta (oltre a fare spedizioni in tutta Italia), in modo da sostenere anche le attività culturali, tra le prime vittime dell’emergenza Coronavirus. E così dalla sua Libreria del Golem, Mattia parte per rispondere positivamente alla paralisi cittadina.

Io utilizzo quotidianamente la bici per i miei spostamenti e a volte mi è capitato di recapitare a domicilio i libri ai clienti che me ne hanno fatto richiesta. In questa circostanza, con la libreria vuota e le persone che non si muovono da casa, mi sono detto: ‘Se nessuno viene da me a comprare i libri vado io a portarli a domicilio!’. Ho quindi invitato le persone a continuare a fare i loro ordini tramite i soliti canali rassicurandoli sul fatto che mi sarei occupato io della consegna, a bordo della mia bici gialla!”, racconta Mattia a Italia che cambia.

La libreria del Golem è frequentata soprattutto da una clientela giovanile e giovani sono molti degli editori indipendenti che Mattia propone e che spesso invita agli incontri che organizza nel negozio.

Ora, però, con le nuove disposizioni che vietano le riunioni in libreria, così come gli spettacoli in teatro o al cinema, l’unica possibilità che abbiamo per rimanere uniti è farlo virtualmente. E se ci sono maestre che leggono su whatsapp una favola o volontari che lanciano giornalmente dirette Facebook con la lettura di un albo, ben vengano anche iniziative come quella di Mattia, che ci fa sentire ancora umani e bisognosi di cose belle.

Fonte: Italia che cambia / La libreria del Golem Facebook

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