Chinese Fun, i parchi divertimento senza persone (FOTO)

Più che parchi di divertimento di massa sembrano luoghi di desolazione e tristezza. Spazi nati con uno scopo ben preciso, ovvero quello di aggregare persone e regalare loro qualche ora di spensieratezza, che nell’obbiettivo di Stefano Cerio appaiono come freddi e quasi surreali.

Più che parchi di divertimento di massa sembrano luoghi di desolazione e tristezza. Spazi nati con uno scopo ben preciso, ovvero quello di aggregare persone e regalare loro qualche ora di spensieratezza, che nell’obbiettivo di Stefano Cerio appaiono come freddi e quasi surreali.

Il tutto perché nel suo reportage Chinese Fun, il fotografo romano ha scelto di immortalare il momento in cui non vi sono persone. Al contrario di quel che potrebbe sembrare a primo impatto, infatti, questi non sono luoghi abbandonati ma, attimi in cui i vari parchi sono vuoti.

Un effetto studiato ad hoc da Cerio per mostrare l’abisso che può esserci tra le grandi metropoli cinesi e gli spazi ricreativi. È così che enormi parchi tematici, edifici più o meno fantasiosi appaiono deserti e svuotati del loro senso. Le costruzioni fuori misura e coloratissime sono in contrasto con tutto il paesaggio circostante.

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Il reportage è stato realizzato nel 2013 durante un viaggio durato un anno in cui, il fotografo che vive e lavora tra Roma e Parigi, ha visitato Pechino, Shangai, Qingdao e Hong Kong. La Cina viene raccontata, quindi, sotto un altro punto di vista, quello di una modernità trattata però come natura morta. Gli scatti sono attualmente in mostra, fino al 4 novembre, nelle stanze dell’ex vetreria di Trastevere a Roma. Info: Fondazione Volume

Dominella Trunfio

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