4 aprilante giorni 40, conosci il significato dell’antico detto?

“Quattro aprilante, giorni quaranta”, qual è il vero significato di questo detto?

Che vuol dire? Semplicemente che se il 4 aprile piove ciò significa che ci porteremo avanti pioggia e mal tempo per i prossimi 40 giorni. Naturalmente si tratta di un detto popolare, tra i più famosi nel campo della meteorologia, che però non ha fondamento scientifico.

Non si sa infatti bene da dove derivi questa credenza, anche consultando i dati dell’Osservatorio Meteorologico dell’università di Napoli (che esiste dal 1872) non sono stati trovati riscontri con la realtà dei fatti. O meglio è vero che, statisticamente, se piove il 4 di aprile le successive due settimane potrebbero essere ugualmente piovose ma non si arriva comunque mai ai 40 giorni citati dal detto.

Un fondo di verità dunque ci sarebbe: se i primi giorni di aprile sono piovosi il mese potrebbe essere più a rischio pioggia. La statistica infatti ha dimostrato che nel 70% dei casi, se il 3, 4 e 5 aprile piove, fino al 15 maggio ci sono più di 16 giorni di maltempo.

C’è da dire però che il mal tempo dei primi giorni di aprile viene considerato positivamente nel proverbio. Sembra infatti che i primi 4 giorni di questo mese anticamente erano definiti “brillanti” (da qui la variante del detto: “quattro brillanti giorni quaranta”) proprio in quanto solitamente piovosi e se questo effettivamente avveniva era di buon auspicio per l’annualità in corso. Dunque ci aspetta un buon anno? (o vale solo per i napoletani?).

C’è anche un altro proverbio sempre legato alla piovosità del mese di aprile: “Quando tuona d’Aprile buon segno per il barile”. I contadini infatti erano sicuri che se durante questo mese pioveva avrebbero ottenuto un buon raccolto. Ritorna dunque il concetto di pioggia come qualcosa di positivo.

Come sarà davvero il meteo?

Solo i migliori metereologi (e a volte non ci prendono più neanche loro!) sanno come andranno davvero le cose. Le previsioni per questa settimana annunciano un abbassamento delle temperature, un’ultima coda dell’inverno quindi per il giorno di Pasqua e Pasquetta.

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