36 anni fa nasceva il mitico Studio Ghibli: curiosità sulle origini e significato del nome

Il 15 giugno del 1985 nasceva lo Studio Ghibli. A fondarlo il regista e fumettista Hayao Miyazaki insieme al suo socio e amico Isao Takahata

Sono trascorsi esattamente 36 anni dalla nascita di uno degli studi cinematografici più amati del mondo: lo Studio Ghibli. A fondarlo il regista e fumettista Hayao Miyazaki insieme al suo socio e amico Isao Takahata. Quel 15 giugno del 1985 i due non potevano però immaginare il successo planetario che avrebbero ottenuto i loro film d’animazione, che ancora oggi continuano ad affascinare adulti e bambini.

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La storia dello Studio Ghibli

Ma come nasce il mitico Studio Ghibli? Takahata e Miyazaki si incontrano per la prima volta alla Toei Animation, uno studio di produzione (che si occupava esclusivamente di film d’animazione per il cinema) in cui lavoravano entrambi. Più tardi lo studio iniziò a dedicarsi soltanto ai cartoni animati destinati alla tv (tra cui la serie Heidi, in onda nel 1974, animata da Miyazaki e diretta da Takahata).

Insoddisfatti dei limiti della tv, Miyazaki e Takahata, aspiravano a qualcosa di più ambizioso: creare un’animazione di altissima qualità in grado di esplorar la profondità della mente umana e mostrare le gioie, i dolori della vita e regalare emozioni al pubblico. Fu così che decisero di avviare un loro studio e poco dopo cominciarono a lavorare al loro primo film: “Nausicaä della Valle del Vento”, a cui si dedicarono con grande passione ed energia, assicurandosi che il budget e il tempo fossero sufficienti per la riuscita di un prodotto cinematografico di qualità.

Ma nessuno dei due poteva immaginare che lo Studio Ghibli avrebbe avuto una vita così longeva. “Facciamo un film. Se viene bene, ne facciamo un altro. Se è un flop, allora finisce lì…”: era questa la loro filosofia.

Il primo film “Nausicaä della Valle del Vento”, oggi considerato uno dei più grandi capolavori dello Studio Ghibli, riscosse un’enorme successo e nel 1984 venne visto al cinema da quasi un milione di spettatori.

@Studio Ghibli

Il successivo “Laputa” arrivò in sala nel 1986, vendendo 775.000 biglietti. Nel 1989 il film “Kiki –  Consegne a domicilio” di Miyazaki sbanca il botteghino, ottenendo il primo posto nella top ten cinematografica giapponese dell’anno, con ben 750.000 spettatori. Il resto è storia.

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Perché si chiama Studio Ghibli?

Vi sarà sicuramente capitato di domandarvi a cosa si riferisce il nome attribuito allo studio fondato da Takahata e Miyazaki. Non tutti sanno infatti che “Ghibli” è il nome che, durante la Seconda Guerra Mondiale, i piloti italiani in Nord Africa diedero ad un vento caldo del deserto proveniente dal Deserto del Sahara, oltre ad essere il termine utilizzato per indicare i loro aeroplani da ricognizione. Da grande appassionato di vecchi velivoli, Hayao Miyazaki propose quindi di usare questa parola come nome per il nuovo studio: “Facciamo soffiare un vento caldo nel mondo dell’animazione giapponese!”.

Fonte: Studio Ghibli 

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