La canzone di Niccolò Fabi diventata una vera “medicina” , meglio degli psicofarmaci

Il testo di Niccolò Fabi usato anche in psicoterapia.

“Costruire” di Niccolò Fabi restituisce quel senso di rinascita, di “ripartenza” come sprone per non (ri)cadere. Non a caso il suo testo è ormai usato da alcuni gruppi di psicoterapia come vera e propria cura

In mezzo c’è tutto il resto e tutto il resto è giorno dopo giorno e giorno dopo giorno è silenziosamente costruire e costruire è sapere e potere rinunciare alla perfezione”. Ci mette tutta la sua sensibilità, Niccolò Fabi, in questa sua dolcissima canzone che da poco più di un decennio fa parte del miglior repertorio italiano. Abbiamo parlato più volte di lui, del suo cuore grosso così, e con questa canzone Niccolò, con le sue parole e la sua melodia, può andare dritto anche verso una direzione che non s’aspettava. Quella della psicoterapia.

Costruire” (sotto VIDEO e TESTO) è un brano contenuto all’interno dell’album Novo Mesto, uscito ormai una dozzina di anni fa, che prende il nome dalla città omonima della Slovenia, dove Fabi registrò il suo quinto progetto.

Mai si sarebbe aspettato che quella canzone, da vero colpo al cuore, entrasse così dentro alle persone e le potesse risollevare da un quotidiano non facile. Basta poco, basta “chiudere gli occhi e pensare a una gioia” e quasi sempre questa gioia è rappresentata da una partenza, che non è addio o separazione, ma piuttosto una rinascita e l’inizio di un nuovo percorso.

È per questo, dunque, per quel senso di risalita che si legge tra le righe del brano, “ah si vivesse solo di inizi di eccitazioni da prima volta quando tutto ti sorprende e nulla ti appartiene ancora”, di fermento che deve far parte di ogni cosa che facciamo e viviamo e tocchiamo, “Costruire” è stato fondamentale anche in alcuni gruppi di psicoterapia.

Ne è un esempio l’esperienza del gruppo di Songtherapy, una metodologia messa su da Romeo Lippi, dottore “Psicologo del Rock” come lui si definisce, che unisce le canzoni, la psicologia e la psicoterapia per aiutare le persone a conoscere se stessi e a sviluppare il proprio potenziale.

Lippi spiega sul suo sito che proprio la traccia di Niccolò Fabi “è stata fondamentale in un gruppo di Songtherapy; quando è stata proposta da uno dei partecipanti, l’abbiamo ascoltata tutti insieme, ha fatto emozionare gli altri ed è diventata un terreno comune per descrivere l’esperienza di quel gruppo: anche all’incontro successivo le persone hanno indicato quanto questa canzone le avesse accompagnate nelle giornate e quante riflessioni avesse sviluppato in loro”.

Ecco perché probabilmente “Costruire” è una di quelle canzoni che dovremmo ascoltare di tanto in tanto. Invita a risollevarsi e a riprendersi il gusto di rivivere emozioni “da prima volta”, come l’odore di un libro nuovo, la primavera e la paura del debutto o dei finali di ogni storia, quelli che più rimangono impressi, ma anche la fine di una storia, un tramonto solitario o il sipario teatrale.

E nel ritornello c’è il più chiaro messaggio del brano:

nel mezzo c’è tutto il resto
e tutto il resto è giorno dopo giorno
e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è potere e sapere
rinunciare alla perfezione

Dall’inizio alla fine, nella vita, può e deve esserci un lento costruire, non tanto focalizzato alla conquista di una perfezione irraggiungibile, ma volto ad accettare ogni cambiamento, con i suoi giusti tempi e con tutte le perdite da mettere in conto, con la consapevolezza che non c’è la perfezione ma solo un insieme armonico di vissuti più o meno belli o più o meno devastanti.

Vivere le emozioni più belle non dandole mai per scontate, costruirsi giorno dopo giorno, anche inventandosi un nuovo sé nel momento in cui la vita lo chiede. Ecco, quando la musica può essere un supporto emotivo, approfittiamone.

Il testo di “Costruire”

Chiudi gli occhi
immagina una gioia
molto probabilmente
penseresti a una partenza

Ah si vivesse solo di inizi
di eccitazioni da prima volta
quando tutto ti sorprende e
nulla ti appartiene ancora

Penseresti all’odore di un libro nuovo
a quello di vernice fresca
a un regalo da scartare
al giorno prima della festa

Al 21 marzo, al primo abbraccio
a una matita intera, alla primavera
alla paura del debutto
al tremore dell’esordio
ma tra la partenza e il traguardo
In mezzo c’è tutto il resto
e tutto il resto è giorno dopo giorno e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è sapere
e potere rinunciare alla perfezione

Ma il finale è di certo più teatrale
così di ogni storia ricordi solo
la sua conclusione

Così come l’ultimo bicchiere, l’ultima visione
un tramonto solitario, l’inchino e poi il sipario
ma tra l’attesa e il suo compimento
tra il primo tema e il testamento

Nel mezzo c’è tutto il resto
e tutto il resto è giorno dopo giorno
e giorno dopo giorno è
silenziosamente costruire
e costruire è sapere
e potere rinunciare
alla perfezione

Ti stringo le mani
rimani qui
cadrà la neve
a breve

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