Dai campi al teatro: l’Orchestra dei braccianti, che con la musica denuncia il caporalato

Combattere il caporalato con l’arma della musica: nasce l’Orchestra dei braccianti, un nuovo progetto di Terra!che riunisce musicisti, lavoratori agricoli e migranti di varie nazionalità. Il debutto a Cerignola è stato un successo.

Combattere il caporalato con l’arma della musica: nasce l’Orchestra dei braccianti, un nuovo progetto di Terra!che riunisce musicisti, lavoratori agricoli e migranti di varie nazionalità. Il debutto a Cerignola è stato un successo.

Dare voce a chi subisce gli impatti sociali di un sistema iniquo, a chi vive nei ghetti, a chi si batte per i diritti dei lavoratori della terra, Terra! trova un’altra formula per le sue battaglie contro lo sfruttamento: la musica.

L’Orchestra dei braccianti ad oggi è composta da 18 persone di 9 nazionalità diverse: Italia, Francia, Gambia, Ghana, Nigeria, Libia, Tunisia, India e Stati Uniti. Parte del mondo racchiuso in note musicali che raccontano la loro storia con ritmi e melodie dei cinque continenti.

Voci e strumenti diversi per la costruzione di una nuova comunità armonica e solidale.

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Le storie di Joshua e Adams

Nell’Orchestra ci sono musicisti che lavorano o hanno lavorato come braccianti agricoli e contadini, tra loro non mancano persone che hanno vissuto il dramma della migrazione e che oggi vivono nei ghetti o nelle campagne.

Come Joshua, cantante e tastierista nigeriano emigrato passando per la Libia nel 2017 e oggi impiegato nella raccolta dell’uva e dei meloni in Puglia, o come Adams, partito dal Gambia due anni fa e oggi residente nel più grande ghetto d’Italia, Borgo Mezzanone.

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Accanto a loro suonano musicisti quali Marzouk Meriji, cantautore e polistrumentista tunisino che vive a Napoli, Luca Cioffi, esperto di percussioni indiane e sudamericane che lavora come agricoltore in Campania, Sergio Caputo e Sandro Joyeux.

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“Grazie al lavoro del direttore artistico Alessandro Nosenzo – che è anche voce e chitarra dell’Orchestra – è stato possibile creare questo mix di talenti emergenti e consolidati con la missione di tradurre in musica tematiche dal forte impatto sociale”, si legge in una nota di Terra!.

“Questo progetto ha l’obiettivo di sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sulle condizioni dei lavoratori agricoli nel nostro paese Ancora oggi, nelle campagne italiane, migliaia di braccianti raccolgono il cibo destinato alle nostre tavole in condizioni di sfruttamento”, dichiara Fabio Ciconte, direttore di Terra!

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Secondo Ciconte, nonostante una buona legge, il fenomeno del caporalato non è ancora debellato e le filiere alimentari restano poco trasparenti, mentre l’eccessivo potere della Grande distribuzione organizzata nello schiacciare i prezzi dei prodotti spinge le aziende a comprimere i costi della manodopera.

“Tutto questo non è più accettabile, lo abbiamo denunciato negli ultimi anni con le nostre indagini e oggi lo ribadiamo con un linguaggio nuovo, quello della musica”, continua.

Il progetto dell’Orchestra è stato possibile anche grazie al contributo della Flai CGIL.

“Solo la musica, con la sua forza artistica, può arrivare più lontano delle semplici parole, raccontando il riscatto attraverso momenti profondi di partecipazione e condivisione”, dichiara Ivana Galli, segretaria nazionale della Flai CGIL.

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L’Orchestra dei braccianti, sostenuta dal Fondo di Beneficenza Intesa Sanpaolo S.p.A. si inserisce all’interno del progetto “Voci Migranti”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo. L’evento ha il patrocinio del Comune di Cerignola, dall’Assessorato alle Politiche sociali, dello Sportello immigrazione “Stefano Fumarulo”.

Guarda il promo:

Leggi anche: The Harvest, il docu-musical che racconta lo sfruttamento nei campi

Foto: Terra!

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