La psichedelica (e controversa) chiesa della cannabis

Le pareti sono psichedeliche tra colori vivaci, figure geometriche e creature mitologiche. A Denver esiste un luogo molto particolare, si tratta dell’International Church of Cannabis, una struttura molto controversa che ha suscitato molto scalpore.

Le pareti sono psichedeliche tra colori vivaci, figure geometriche e creature mitologiche. A Denver esiste un luogo molto particolare, si tratta dell‘International Church of Cannabis, una struttura molto controversa che ha suscitato molto scalpore.

C’è chi l’ha definita blasfema, c’è chi l’ha eretta a vero e proprio santuario e in generale, come tutte le opere dello street artist Okuda San Miguel, non poteva che essere al centro di un dibattito infuocato.

Chi non ricorda la chiesa sconsacrata trasformata in skate park? Adesso Okuda si è cimentato nell’International Church of Cannabis che letteralmente significa chiesa internazionale della cannabis.

È proprio la parola ‘chiesa’ non è stata salutata positivamente da coloro che hanno accusato gli ideatori di blasfemia soprattutto perché, al suo interno, è possibile fumare la cannabis che è legale in Colorado.

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Per chi la frequenta sembra essere un luogo di pace e meditazione, qui non ci sono solo persone che utilizzano la droga leggera a scopo ricreativo, ma anche pazienti che la usano come antidolorifico.

Per raccogliere fondi al fine di poter realizzare al suo interno degli eventi musicali e non solo, è stato perfino lanciato un crowdfunding su Indiegogo. L’idea è di Steve Barke, un neolaureato della Yale University che, assieme a un gruppo di amici, nel 2016 ha deciso di investire in una nuova struttura fondando la Elevation Ministries, un’associazione senza scopo di lucro.

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Oggi l’International Church of cannabis ha da un lato, una cappella e dall’altra una sala ricreativa: all’esterno tutto sembra normale: mattoni rossi come una normale chiesa di Denver.

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Le tre porte anteriori e la facciata della finestra ad arco sono state dipinte a spruzzo con galassie d’argento e pianeti luminosi dal pittore e grafico Kenny Scharf, che ha esposto nel Whitney e nel New York’s Museum of Modern Art.

La chiesa della cannabis è un circolo per soci, perché in Colorado è possibile fumare solo in club privati. Ma attenzione, se pensate che sia solo un posto dove fumarsi le canne vi sbagliate: è possibile farlo il venerdì sera, gli altri giorni, il santuario è un locale come tanti altri, con musica dal vivo ed eventi. Si beve, si chiacchiera, si gioca e si celebrano addirittura anche matrimoni.

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Ad oggi ci sono oltre 1400 soci. Seppur tra le critiche, di fatto l’associazione ha trasformato un edificio abbandonato in una vera e propria opera d’arte.

Altre chiese ‘fuori dal comune’:

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Ogni singola superficie è stata dipinta con motivi vivaci di prismi geometrici rossi, blu e verdi, creature mitologiche, stelle e occhi nascosti al suo interno. Sulla parete di fondo, due giganti esotici onirici siedono a gambe incrociate come se fossero persi nella meditazione. Sembra quasi di trovarsi dentro alla copertina di un alcum dei Pink Floyd.

Per fare un tour virtuale clicca qui

Dominella Trunfio

Foto

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