Louisa May Alcott: il Doodle per la ‘mamma’ di Piccole donne

Oggi Google dedica un Doodle a Louisa May Alcott, la ‘mamma’ di Piccole donne, nell'anniversario della sua nascita. I romanzi dedicati a questa famiglia al femminile hanno accompagnato l’infanzia e l’adolescenza di molti di noi, tra libri, cartoni animati e film. Louisa May Alcott nacque a Germantown (Filadelfia) il 29 novembre 1832.

Oggi Google dedica un Doodle a Louisa May Alcott, la ‘mamma’ di Piccole donne, nell’anniversario della sua nascita. I romanzi dedicati a questa famiglia al femminile hanno accompagnato l’infanzia e l’adolescenza di molti di noi, tra libri, cartoni animati e film. Louisa May Alcott nacque a Germantown (Filadelfia) il 29 novembre 1832.

Piccole donne, Piccole donne crescono e i Ragazzi di Jo sono i titoli più famosi dei romanzi che vedono protagonista la famiglia March, composta da Mary March e dalle sue quattro figlie: Meg, Jo, Beth e Amy. La storia è ambientata negli Stati Uniti durante la guerra di secessione. Piccole donne fu pubblicato nel 1868.

Louisa May Alcott nacque nel 1832 e nel 1838 con la famiglia si trasferì a Boston dove suo padre conobbe Ralph Waldo Emerson e Henry David Thoreau. Scrisse le sue prime fiabe dedicandole a Ellen Emerson, la figlia di Ralph Waldo Emerson.

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La vita della sua famiglia non fu semplice, Louisa dovette lavorare come sarta, governante e donna delle pulizie prima di diventare una scrittrice. Fin da giovane si impegnò nella lotta per i diritti civili lavorando per una rete clandestina che favoriva la fuga e l’espatrio degli schiavi di colore.

doodle

Fu tra le prime a lottare a favore del suffragio universale per estendere il diritto di voto a tutte le donne. In seguito partì come infermiera volontaria per essere d’aiuto durante la Guerra Civile Americana. Qui pare sia stata curata con un composto a base di mercurio che in seguito ne provocò l’avvelenamento e la morte, avvenuta nel 1888.

Oltre che come scrittrice, vogliamo ricordare la Alcott come attivista a favore dei diritti delle donne e delle persone di colore.

louisa may alcott

Fece parte di un circolo di stampo progressista, incentrato sulla solidarietà e sull’autonomia femminile, dove si seguiva il concetto di ‘sisterhood’, che potremmo tradurre in italiano come ‘sorellanza’, equivalente al femminile di ‘fratellanza’.

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La famiglia della scrittrice si era avvicinata al trascendentalismo di Thoreau e di Emerson e alla possibilità di creare delle comunità ‘ecologiche’ dove seguire una dieta vegetariana, rispettare la natura e le sue risorse, con l’acqua come unica bevanda ammessa.

I trascendentalisti valorizzavano l’intuizione e l’impegno innovativo a diventare “ciò che si è destinati a essere”. La Alcott ha vissuto la propria vita come una missione: ha dato voce alle donne nei suoi scritti e ha lottato a lungo in prima persona per i diritti dei più deboli perché sognava una società migliore.

Marta Albè

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