La poesia del ‘Se’ di Kipling: un padre spiega al figlio cosa significa essere un vero Uomo

‘Se’ è il titolo di una famosa poesia di Rudyard Kipling, scritta nel 1895. Viene interpretata come un discorso in versi rivolto da un padre al proprio figlio. Il padre spiega al figlio quali sono le caratteristiche di una persona che sia degna di essere chiamata essere umano.

‘Se’ è il titolo di una famosa poesia di Rudyard Kipling, scritta nel 1895. Viene interpretata come un discorso in versi rivolto da un padre al proprio figlio. Il padre spiega al figlio quali sono le caratteristiche di una persona che sia degna di essere chiamata essere umano.

Possiamo considerare questa poesia come uno scritto dallo scopo educativo e pedagogico. Quando si diventa davvero uomini? Ad esempio quando in una situazione difficile si riesce a mantenere la calma quando tutti invece perdono il controllo e quando si è in grado di avere fiducia in se stessi quando gli altri la mettono in dubbio.

Una persona in grado di mantenersi salda nei propri ideali è una persona che ha raggiunto la maturità e che è in grado di affrontare il mondo nonostante le avversità, anche quando è necessario impegnarsi e attendere del tempo per vedere realizzati i propri sogni.

Dei sogni di cui però non bisogna diventare schiavi, secondo Kipling, probabilmente perché deve esistere una consapevolezza di fondo molto chiara: la nostra vita è in continuo mutamento e ciò che sta accadendo attorno a noi e dentro di noi può cambiare da un momento all’altro.

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Ma la nostra essenza, ciò che siamo veramente in fondo al cuore, deve rimanere salda, se già in partenza dentro di noi abbiamo custodito dei valori che ci porteranno a realizzare un mondo migliore nel rispetto di noi stessi e degli altri.

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‘Il libro della giungla’, ‘Kim’ e ‘Capitani coraggiosi’ sono le opere più famose di Kipling. Tutte parlano sia ai ragazzi che agli adulti in modo diverso a seconda delle età. Il nostro modo di interpretare la poesia ‘Se’ può a propria volta cambiare nel corso degli anni o se la leggiamo con un punto di vista differente, come figli o come genitori, se lo siamo già.

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Ecco la traduzione in italiano della poesia ‘Se’ (‘If’ è il titolo originale) di Rudyard Kipling.

Se

Se riesci a conservare il controllo quando tutti

Intorno a te lo perdono e te ne fanno una colpa;

Se riesci ad avere fiducia in te quando tutti

Ne dubitano, ma anche a tener conto del dubbio;

Se riesci ad aspettare e a non stancarti di aspettare,

O se mentono a tuo riguardo, a non ricambiare in menzogne,

O se ti odiano, a non lasciarti prendere dall’odio,

e tuttavia a non sembrare troppo buono e a non parlare troppo saggio:

Se riesci a sognare e a non fare del sogno il tuo padrone;

Se riesci a pensare e a non fare del pensiero il tuo scopo;

Se riesci a far fronte al Trionfo e alla Rovina

e trattare allo stesso modo quei due impostori;

Se riesci a sopportare di udire la verità che hai detto

Distorta da furfanti per abbindolare gli sciocchi,

O a contemplare le cose cui hai dedicato la vita infrante,

E piegarti a ricostruirle con arnesi logori.

Se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vincite

E rischiarle in un colpo solo a testa e croce,

E perdere e ricominciare di nuovo dal principio

E non fiatare una parola sulla perdita;

Se riesci a costringere cuore, tendini e nervi

A servire al tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,

E a tenere duro quando in te non resta altro

Tranne la Volontà che dice loro: “Tieni duro!”

Se riesci a parlare con la folla e a conservarti retto,

E a camminare coi Re senza perdere il contatto con la gente,

Se non riesce a ferirti il nemico né l’amico più caro,

Se tutti contano per te, ma nessuno troppo;

Se riesci a occupare il minuto inesorabile

Dando valore a ogni istante che passa,

Tua è la terra e tutto ciò che è in essa,

E – quel che è più – sei un Uomo, figlio mio!

(Rudyard Kipling)

Marta Albè

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